domenica 4 marzo 2012

Gothian. Capitolo 21. Il Conte di Gothian cospira con Ser Gahel


Le prime nevi della stagione autunnale avevano imbiancato le alture sulle quali sorgeva il castello di Gothian, nell’estremo nord del Regno degli Alfar. In cima alla torre più alta, Lord Fenrik Steinberg, Conte di Gothian, si stagliava maestoso e impietrito come una statua sullo strapiombo.



Il Conte era un uomo strano, il suo viso aveva qualcosa di non umano, dovuto a vari elementi: il pallore cadaverico della sua pelle, il bianco niveo dei suoi capelli, gli occhi glaciali, di un colore vitreo quasi trasparente e le dimensioni eccessive dei suoi denti canini, particolarmente aguzzi specie nell’arcata superiore. Non amava le conversazioni  e parlava poco, senza tradire alcuna emozione. Non sorrideva mai. Pareva non avere sangue nelle vene.O almeno così sembrava al giovane e aitante Ser Gahel Lenndrics di Udsen, che era appena giunto al castello per fargli il consueto rapporto di tutte le novità della Corte di Alfàrian.


Ser Gahel si trovava sempre a disagio, ogni volta che si recava a Gothian, in cima a quella torre maledetta, per riferire a Lord Fenrik le ultime nuove riguardo alla Regina Alyx..
Nell’attesa di una risposta del Conte, il cavaliere si passava nervosamente una mano tra i capelli dorati e lunghi, che tanto piacevano alla Regina. Ser Gahel era consapevole della propria bellezza e dell’attrazione che Alyx aveva sempre provato per lui.
Però preferiva di gran lunga Lady Marigold, pur conoscendone la pericolosità.
Erano stati amanti, e la Dama Gialla lo aveva reclutato per realizzare il suo piano.
Come mai un uomo così accorto come Lord Fenrik ha sposato una simile intrigante?
O forse era proprio per quello che l’aveva sposata?
Ma chi è la vera mente, tra i due?
Il Conte di Gothian, con la sua aria perennemente annoiata e distante, tornò a rivolgersi al suo interlocutore senza guardarlo: «Quante truppe avete raccolto?»
«Un migliaio di cavalieri e circa cinquemila fanti, Vostra Grazia»
«Cioè quasi nessuno» notò freddamente il Lord.
Ser Gahel si sentì gelare: «Ma, Vostra Grazia sa bene che tutti gli altri sono già partiti  con re Kerelic nella sua missione per ritrovare la principessa»
La voce di Gahel era implorante.
Il Conte Fenrik continuò a guardare dalla finestra le desolazioni intorno al castello di Gothian, e quello era un brutto segno, perché voleva dire che era molto contrariato.



 Ormai Ser Gahel riusciva a interpretare sulla base di piccoli dettagli l’umore dell’uomo a cui aveva giurato fedeltà in cambio di potere e di gloria.
«Abbiamo bisogno di almeno dieci volte di più degli uomini che avete detto, Ser Gahel!»
La voce di Lord Fenrik era quasi metallica.
«Sto facendo tutto il possibile, Milord» si difese il giovane cavaliere «La Regina ormai pende dalle mie labbra e ha ordinato una leva obbligatoria»
Il Conte osservò in silenzio le proprie lunghissime unghie, puntute e affilate come coltelli, per più di un minuto.
Un altro bruttissimo segno. Quando si guarda le unghie è furioso…
«Leva obbligatoria? Di chi è stata l’idea?»
Gahel deglutì: «Ehm, Vostra Grazia, io credevo che…»
Il Conte lo bloccò alzando leggermente le dita artigliate della mano destra.
«Non abbiamo bisogno di contadini privi di addestramento e costretti a combattere controvoglia! Io voglio mercenari professionisti, ben pagati e ansiosi di uccidere!»
La voce di Lord Fenrik era solo leggermente più tesa, ma l’effetto era peggiore di un urlo.
Ser Gahel sapeva bene che quelli erano i momenti più pericolosi della conversazione.
Chissà che cosa gli ha riferito sua moglie, nella loro corrispondenza segreta!
«Certo Milord, ma i mercenari sono scesi tutti a sud, in attesa che scoppi la guerra. Per questo mi sono trovato costretto a ricorrere alla leva. Ho già provveduto ad avviare l’addestramento delle reclute e, per favorire la loro motivazione, mi sono permesso di pagare loro, di mia tasca, una donazione extra»
Il Conte accennò una leggerissima smorfia all’angolo sinistro della bocca, quasi un ghigno.
Questo vuol dire che la cosa lo diverte…
«Ser Gahel, apprezzo la vostra… dedizione alla causa, ma fareste meglio ad usare argomenti più… come dire… persuasivi per convincere Alyx a finanziare adeguatamente nuove truppe mercenarie col denaro della Corona. Esigo che si offra loro un compenso molto più allettante, per evitare che si rechino tutti al sud»
Si voltò, e fissò con le sue iridi vitree il giovane cavaliere: «Sono stato chiaro?»
Appariva terribile, eppure si diceva che da giovane, moltissimi anni prima, non si sapeva esattamente quanti, fosse stato molto bello e avesse avuto altre mogli.




Gahel deglutì: «Chiarissimo, Vostra Grazia. Farò il possibile!»
Lord Fenric si lisciò il mento con la mano destra, e scoprì i canini da predatore.
L’ho di nuovo contrariato!
«Ser Gahel, io non vi pago per “fare il possibile”, ma per eseguire alla lettera gli ordini che vi impartisco al fine di ottenere esattamente i risultati che pretendo»
Il cavaliere si inchinò: «Come compiace a Vostra Grazia»
Il Conte guardò distrattamente il proprio mantello, che denotava la sua sovranità sulla stirpe nordica degli Albini. Per questo era anche chiamato il Re delle Nevi.



Ma siccome gli Albini erano considerati estinti dopo la battaglia di Elenna sul Dhain, nell'anno della Primavera di Sangue, pochi davano importanza all’ostentazione.
«Ser Gahel, voi dovete capire bene un concetto: ora che mia moglie ha importanti missioni da compiere a Lathena, io voglio un referente sicuro ad Alfarian, che sia convincente come lo era Lady Marigold. Quindi se io vi dico che voglio quelle truppe, ben addestrate, motivate ed equipaggiate, voi dovete garantirmi che entro due settimane queste unità militari saranno già operative»
Ser Gahel deglutì, annuendo.
Come posso essere più convincente di Lady Marigold?
Si sentiva in costante pericolo in quel maniero sperduto.
«Sarà fatto, Milord, a qualunque costo»
In realtà non aveva la minima idea di come riuscirci.
Chissà cos’ha in mente di fare con tutte queste truppe. Non credo che gli serviranno solo per assediare la rocca di  Alfàrian.
All’improvviso Ser Gahel ebbe come l’intuizione che il Conte concepisse quelle truppe più che altro come un mezzo per spianare la strada ad un altro esercito, ben più pericoloso.
Forse le leggende popolari avevano ragione. Quelle che parlavano delle tombe aperte, ad Elenna, e degli Albini non-morti che si aggiravano nelle campagne e si nutrivano di sangue.
Gli Albini potrebbero non essere affatto estinti! Potrebbero addirittura non appartenere al genere umano.
I mercenari avrebbero dovuto isolare la regina Alyx e colpire alle spalle re Kerelic.
E così, mentre Marigold tiene in pugno Ellis, ed io terrò in pugno Alyx, lui potrà scatenare i suoi Albini sul Regno degli Alfar.
Quella ricostruzione aveva senso.
Altre leggende sul Conte dicevano che fosse un sacerdote del dio dei ghiacci Gothar.


Secondo molti, Gothar era un alleato di Eclion! Il braccio sinistro di Eclion, visto che Atar, il dio del fuoco, ne era il braccio destro!
Ser Gahel aveva sentito dire che anche quel demone era presente al Patto.
Il Conte lo congedò con un leggerissimo cenno delle dita artigliate.
Gahel era agghiacciato.
Lui e Marigold, insieme controlleranno presto tutto il Continente. Ma chi è dei due ad aver architettato questo piano? E' vero che gli Albini non sono morti? E sono vere le profezie sul risveglio di Arexatan e di Vorkidex?
Mentre scendeva le antiche scale gelate, Ser Gahel si rese conto, troppo tardi, di essersi cacciato all’interno di un gioco molto più grande di lui, rendendosi complice di demoni e di mostruosità ancor più terrificanti.




16 commenti:

  1. Eh mi sa che gahel si è ficcato in un guaio....mi incuriosiscono gli albini non morti....
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    1. Eh sì... qui si sta entrando nella parte più "gotica" del romanzo, dove subentrano elementi soprannaturali. Ho cercato di farne il minimo uso possibile, perché voglio che il mio fantasy non sia fatto di magia, né di battaglie epiche, altrimenti sarebbe l'ennesima fotocopia degli altri.
      Vorrei quindi un fantasy gotico, dove gli elementi soprannaturali e le guerre sono ridotti al minimo indispensabile. Alcuni elementi però ci sono perché rappresentano quelli che i personaggi chiamano "gli Arcani Supremi" e che riguardano le divinità e le creature al loro servizio.
      In questo caso il demone dei ghiacci Gothar, il suo figlio umano, il Conte e gli Albini "non-morti"... spero che questa evoluzione possa piacerti!
      Buona domenica!!!

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  2. ti ringrazio per i tuoi commenti sempre così carini e sinceri...mi piace moltissimo il tuo modo di scrivere, che ti prende e non ti fa smettere di leggere!

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    1. Grazie a te!!! Sono felice che il mio stile ti piaccia e che la trama ti appassioni: per chi scrive, questo è l'obiettivo principale!
      Buona domenica!!!

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  3. Ma che forza, anche gli esseri soprannaturali: sinceramente non me l'aspettavo proprio!
    Non ti fai mancare proprio nulla! Ed il tuo romanzo diventa di volta in volta più interessante (ed intricato: mi chiedo sempre come tu faccia a creare tutti questi intrecci così complicati)!
    Questo nuovo personaggio è decisamente affascinante, merito anche delle bellissime illustrazioni che hai scelto, non vedo l'ora di saperne di più e vedere che ruolo avrà nella storia! ^^

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    1. Eh, il marito di Marigold doveva essere all'altezza di "cotanta moglie"!
      Nel prossimo capitolo si svelerà tutto riguardo agli esseri soprannaturali: Eclion, Atar e Gothar tra i "cattivi" e Belenos, Aenor ed Ulien tra i "buoni". Ognuno di questi esseri ha un personaggio che lo rappresenta e delle creature che lo servono. Ma non voglio svelare troppo... e comunque prometto che non abuserò di questo elemento!
      Le illustrazioni sono prese dagli art-book collegati al famoso videogioco "Castlevania".
      Mi chiedo anch'io come faccio a tenere insieme tutte le fila del romanzo. Ammetto che non è facile, e spesso devo correggere delle incoerenze tra i vari capitoli. E anzi, se per caso dovessi notare qualche mia svista o qualche punto eccessivamente oscuro, dimmelo pure!
      Grazie per essere una mia lettrice così appassionata!!!
      A presto!
      ;-)

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  4. Apro la pagina di Blogger e la prima cosa che mi chiedo è: oggi è giorno di post di Gothian?

    Qualcosa mi dice che il bel Gahel farà una fine miseranda! Mi è piaciuta particolarmente la sua palpabile ansia, legata alle reazioni di Fenrik, piccole ma ben visibili a lui che sa vederle.
    Questa svolta gotica nella trama mi piace, e Fenrik e Marigold si confermano i miei personaggi preferiti.
    E' sempre un piacere leggerti!

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    1. La Tubino non sa che soddisfazione mi ha dato con la domanda se "oggi è giorno di post di Gothian"! ;-)
      Ebbene, oggi proprio "Gothian" mette in scena il suo Conte in tutta il suo terribile fascino gotico. In questa fase del romanzo i grandi tessitori stanno comparendo ad uno ad uno...
      Gahel è troppo bello e fortunato per poterlo lasciar sopravvivere, ma potrebbe bastare anche un piccolo sfregio e chissà, magari potrei anche concedergli di continuare a vivere... (sto parlando come il Conte Fenrik, incomincio a preoccuparmi!!!)
      Grazie per aver apprezzato le reazioni di Ghael ai lievissimi movimenti del Conte. Indubbiamente va riconosciuto a Fenrik e Marigold di aver architettato un piano diabolico, e di non aver sbagliato ancora nemmeno una mossa. Ce la faranno faranno gli altri personaggi ad impedire la presa di potere di questa coppia demoniaca eppure così affascinante?
      Vedremo: per me è un piacere sapere che per te è un piacere leggermi!!!
      E naturalmente vale il viceversa, almeno per il piacere con cui io leggo le vicende della Tubino!!!
      Buona serata!!!

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  5. Quanto ghiaccio! non solo materialmente parlando, Lord Fenrik mi fa quasi più paura della sua folle moglie. Ho un piccolo moto di compassione verso Ser Gahel, povero..chi se l'aspetta un piano di conquista del mondo da parte dei glaciali coniugi?! non vorrei essere invischiata in una situazione del genere nemmeno io, tanto più che non sembra nella posizione di poter sopravvivere a un'ondata di crudeltà del genere..Belle queste atmosfere più "buie" e tetre..gradisco, gradisco assai!!!!

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    1. Hai colto perfettamente nel segno: il ghiaccio è l'elemento centrale del capitolo in tutti i sensi. Il Conte Fenrik è il personaggio più glaciale in assoluto, non ha alcun sentimento. Almeno Marigold ha amato qualcuno, un tempo, come si vedrà meglio nel prossimo capitolo, che svelerà moltissimi segreti sul suo conto. Fenrik invece cerca solo ed esclusivamente il potere, in nome del suo dio Gothar e dei suoi Albini, che sono qualcosa a metà strada tra zombie e vampiri... un misto, ma questo si vedrà meglio in futuro. Non voglio abusare dell'elemento soprannaturale, ma certamente questo è un "gothic fantasy", per cui non si può prescindere dalle atmosfere cupe e tetre, dark e noir, che giustificano un titolo come "Gothian" per questo romanzo.
      Mi fa un grandissimo piacere che tu gradisca! Per me è molto più importante avere alcuni lettori di grande qualità che diventare autore di un best seller (anche se certo non rifiuterei eventuali guadagni, considerati i tempi calamitosi, e mi piacerebbe da impazzire realizzare un film su questo romanzo... ovviamente è un'illusione, ma credo che potrebbe essere più interessante di tante altre pellicole).
      Grazie infinite!!!

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    2. Giusto, mi ero dimenticata di dire anche che gli Albini mi inquietano non poco. Comunque l'elemento soprannaturale ci sta più che bene, dopotutto è un fantasy! Quindi Fenrik non ha mai amato nessuna delle sue (se sono esistite) precedenti mogli? Ok, lui è il più inquietante in assoluto. Più glaciale anche di Voldemort di Harry Potter (scusa l'accostamento, ma ho una certa ossessione per i libri della Rowling, hanno fatto la mia infanzia). Vedo però che c'è sempre molta gente che apprezza e commenta il tuo romanzo, spero che i tuoi fedeli lettori possano essere sempre di più, spero soprattutto che qualche casa editrice ti possa notare (ma dici che provare a proporlo non serve proprio a niente? non si sa mai!) perché io voglio che arrivi il momento in cui terrò in mano il tuo romanzo tutto completo e autografato! :D Eh, poter trarne un film sarebbe sicuramente bellissimo, (certe pellicole nemmeno i registi sanno perché esistano) però non demordere, fossi in te cercherei di farmi notare e manderei il manoscritto a destra e a manca!

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    3. Voldemort è uno zuccherino in confronto al Conte di Gothian, in cui ho sommato tutte le caratteristiche più inquietanti di tutti i cattivi dei romanzi fantasy (e non solo) che ho letto!
      La Rowling è un'ottima scrittrice, con molto talento. Ha avuto la fortuna di poter scrivere in madrelingua inglese, il che le ha permesso di poter contare su una maggiore probabilità di pubblicazione.
      Ti ringrazio moltissimo per l'incoraggiamento: diciamo che aspetto di vedere come va l'esperimento del blog, perché i commenti mi offrono veramente la possibilità di correggere il romanzo e anche modificarlo sulla base dei pareri espressi. E' qualcosa in cui credo molto, e spero possa rendere migliore il romanzo quando prima o poi mi deciderò a spedirlo alle case editrici...
      Grazie di tutto!!!

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    4. Giusto per darmi un po' di tono aggiungo che non ho letto solo Harry Potter, però! :D parlando di fantasy Tolkien è il mio dio indiscusso ed ora sto iniziando le cronache del ghiaccio e del fuoco (e ok, ovviamente ho letto Eragon&co, ma a me piacciono tanto gli elfi e mi sento obbligata a leggere qualsiasi cosa che ne parli!). Quando il romanzo sarà pronto per essere spedito a qualche malvagio editore, fallo sapere a noi fedeli lettori che, nel funestissimo caso l'editore avesse dubbi in merito, scateneremo una rappresaglia degna della primavera di sangue! :D

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    5. Tolkien e Martin sono le due colonne portanti del fantasy e direi che rispetti a quel genere, il primo rappresenta Omero ed il secondo rappresenta Sofocle/Euripide. Molta della mia ispirazione viene da loro. Poi aggiungerei Marion Zimmer Bradley per il ciclo di Avalon.
      Importantissima è stata per me l'influenza di Frank Herbert e del ciclo di Dune. Questi quattro autori sono stati i miei maestri di scrittura fantasy.
      A questi poi bisogna aggiungere, tra i miei scrittori preferiti, anche quelli della letteratura realistica: Thomas Mann, Marcel Proust, Gabriel Garcia Marquez, Umberto Eco, Edgar Allan Poe, Bram Stoker.
      Quando deciderò di spedire il romanzo ad un editore, sarai la prima a saperlo e lo comunicherò anche agli altri lettori.
      Mi piace vedere citata "la primavera di sangue", perché è una sorta di mantra costante nel romanzo, che viene ripetuto da tutti come se si trattasse del momento più epico della storia. La ripetizione della formula ha come scopo la sua mitizzazione, il suo diventare un paradigma di riferimento per similitudini e metafore.
      Ti ringrazio ancora e ti auguro una buona settimana! ;-)

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