mercoledì 20 giugno 2012

La Moda nel Medioevo




Come in tutte le epoche, anche nel Medioevo l’abbigliamento non aveva solo la funzione di ripararsi dal freddo e coprirsi, ma aveva anche una funzione sociale: i tessuti degli abiti, i colori, gli accessori, etc, denotavano ricchezza, potere e status sociale. Nell'immagine qui sopra vediamo Matilde di Canossa, seduta sotto un baldacchino.


Qui sotto possiamo vedere l'imperatrice Adelaide di Borgogna, moglie di Ottone I, madre di Ottone II e nonna di Ottone III, per il quale fu anche reggente.




I tessuti erano di vario tipo e il loro utilizzo si diversificava con il cambiare delle stagioni; infatti, pur non avendo l’usanza di tenere scoperte braccia, gambe,e in alcuni casi, il capo, usavano tessuti più o meno leggeri a seconda della stagione. 

Gli abiti di seta, quindi erano preferibili durante la bella stagione, al contrario di abiti di lana, velluto o broccati, che solitamente erano molto caldi e perciò più adatti al freddo. Naturalmente, pur servendosene per coprirsi, i nobili non mancavano di abbellire le loro vesti in modo tale da far risaltare sempre la loro ricchezza; vi erano dunque mantelli di lana o di velluto estremamente caldi (addirittura con il cappuccio), che però erano riccamente decorati o ornati di pietre preziose. Naturalmente i nobili erano coloro che potevano sfoggiare gli abiti più sfarzosi 
Qui sotto potete vedere una ricostruzione dell'abbigliamento di Eleonora d'Aquitania (1122-1204)



 Se ciò non bastava si poteva appendere alla cintura una borsa, detta scarsella, piena di monete, da far tintinnare in modo tale da far “sentire” la ricchezza. Per le donne, però, l’uso della cintura era legato ad una precisa condizione: il legame con un uomo; solo le donne promesse in sposa o già sposate potevano indossare la cintura sopra la veste. Al pari dell’attuale vera nuziale, la cintura significava un legame matrimoniale; di solito infatti veniva donata alla sposa dal suo futuro marito.

Dopo essersi sposata la dama doveva usare certi accorgimenti nel suo abbigliamento; se non usava la cintura, poteva legare il suo mantello con un legaccio di stoffa o una catena, oppure doveva prestare attenzione alla propria acconciatura. Solo le donne sposate, ma ancora giovani, potevano permettersi il lusso di portare i capelli sciolti sulle spalle o raccolti in elaborate acconciature, al pari delle loro coetanee nubili. I capelli venivano sempre tirati all’indietro o con la scriminatura centrale e poi intrecciati, affinché le chiome fossero sempre mosse e vaporose; contrariamente ad oggi, infatti, i capelli lisci non erano di moda!

Con l’accrescere dell’età anche il capo doveva sempre essere coperto da veli di seta, che potevano essere completati da un balzo, o da cuffie di varie stoffe. In ogni caso i capelli dovevano vedersi il meno possibile; in alcuni casi addirittura le donne arrivavano a rasarsi i capelli fin quasi a metà del capo, anche per rispondere ad un’altra esigenza della moda: mostrare una fronte alta.




File:Maître de la Légende de Sainte Marie-Madeleine, Sainte Marie-Madeleine (15–16ème siècle).jpg

La moda aveva anche le sue precise esigenze cromatiche: la scelta dei colori era sempre guidata da considerazioni gerarchiche.


Il più apprezzato era il rosso (di cui si sapevano creare infinite sfumature con coloranti vegetali o animali) che poteva essere usato solo dagli uomini di legge e dai suoi familiari più stretti; vi era una sorta di tacita intesa per cui altri nobili e borghesi non potessero vestire di rosso.

Un cenno particolare va alle calzature femminili: queste dovevano essere abbinate all’abito indossato per stoffa e colore e dovevano sempre essere alte, sia sul tacco che sulla punta; questo perché non godendo di strade asfaltate e pulite come le nostre e “trascinandosi” dietro metri di strascichi di stoffa, l’altezza delle scarpe faceva si che le vesti toccassero terra il meno possibile. Sempre per questo motivo si arrivò ad aggiungere strati di legno sotto le scarpe, proprio con l’intento di aumentarne l’altezza.

La differenza fra abbigliamento maschile e femminile era data prevalentemente dalla foggia degli abiti.  


Sia uomini che donne indossavano una veste o tunica, che solo nel secondo caso potavano essere aderenti in vita. Entrambi portavano i mantelli, ma solo quelli degli uomini avevano un’ apertura laterale e si chiudevano sulla spalla per mezzo di un fermaglio o di un legaccio. Le brache erano il solo capo d'abbigliamento riservato esclusivamente all'uomo: si trattava di calzoni di tela sottile lunghi fino alle caviglie e stretti.
Non ci sono abiti diversi per le varie età della vita: se si eccettuano i neonati, solidamente impacchettati in fasce da cui emergeva solo il viso, tutti i bambini erano vestiti come gli adulti.

30 commenti:

  1. Ecco a me la moda del medio evo così come la storia (NON MI AMMAZZARE PROF) mi hanno sempre inquietato, non che adesso siamo tanto diversi in crudeltà si intenda, almeno lì forse rispettavano i bambini, non come sta succedendo in siria oggi...

    Don't Call Me Fashion Blogger
    Bloglovin'
    Facebook

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non solo non ti ammazzo, ma ti do ragione, nel senso che la violenza e la povertà, oltre che le pessime condizioni igieniche e la scarsissima diffusione della cultura, hanno dominato certamente fino al Quattrocento... e temo che le violenze orribili che stanno accadendo in Siria oggi fossero quasi quotidiane nel Medioevo: pensa solo alle scorrerie dei vichinghi, dei saraceni, degli unni, dei mongoli, dei turchi... i turchi a Otranto ammazzarono tutti... ma anche all'interno dell'europa le guerre non guardavano in faccia a nessuno... i bambini sono sempre stati le prime vittime di queste carneficine!
      Però una cosa è importante: gli errori e gli orrori della storia vanno conosciuti, altrimenti si è condannati a ripeterli!
      Grazie per avermi offerto un importante spunto di riflessione!
      ;-)

      Elimina
  2. Non sono molto d'accordo, o almeno, lo sono in parte.
    Il medioevo è stata anche un'epoca vivace culturalmente.
    E' sbagliato considerarlo un periodo "buio" (vediamo ad es. cosa ha fatto l'imperatore Federico II).
    Certo, c'erano molte violenze (vedi l'inizio dell'Inquisizione o gli episodi che hai citato), ma queste ci sono tutt'ora e ci sono state in tutte le epoche storiche. Per fare un esempio a noi lontano geograficamente: lo sterminio dei popoli del Nord America non è certo stato fatto in epoca medievale (ma dalla seconda metà dell'800 in poi). Oppure, parliamo dei massacri nazista, comunista e del Vietnam (ma gli esempi potrebbero essere a milioni).
    Sarà perché l'epoca medievale mi affascina molto, sarò di parte!
    E anche la moda mi piace moltissimo... .
    Spero che non ammazzi me ora, prof.!
    A presto e attendo i prossimi post.
    Federica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi aspettavo questa obiezione e mi fa molto piacere che tu l'abbia espressa così chiaramente, e giustamente. Il medioevo non è solo quello dei "secoli bui", presenta molti punti di sviluppo: la filosofia e la medicina, apprese dagli arabi che avevano commentato Aristotele (si pensi ad Averroè e ad Avicenna), la letteratura (basti pensare a Dante), l'arte (lo stile romanico e lo stile gotico), lo studio di grammatica, retorica e dialettica, così come quello di musica, astronomia, aritmetica e geometria, la nascita delle università, dei liberi comuni.
      Qual è dunque la differenza tra il medioevo e l'età moderna che l'ha seguito dal 1492 al 1789: è che il medioevo, nei suoi lati positivi, era elitario. Solo una elite ristrettissima poteva godere dei privilegi della cultura e dell'arte. Tutti gli altri erano guerrieri o contadini, più qualche mercante. La tripartizione in: oratores (intellettuali, per lo più chierici o giuristi), bellatores (cavalieri e feudatari) e laboratores (contadini e artigiani) era molto forte.
      Nell'età moderna cosa cambia? Nel 1455 circa Gutemberg inventa la stampa a caratteri mobili, e la cultura finalmente esce dai conventi e dalle università e, tramite le librerie, arriva ad un ceto medio che diventa sempre più istruito e quindi più forte.
      La cultura dell'Umanesimo e del Rinascimento laicizza la società, pone le basi alle scoperte scientifiche (Leonardo, Copernico, Galileo, Cartesio, Newton) e a quelle tecnologiche e mediche, che permettono un allungamento della vita e delle condizioni di vita, specie quelle igieniche, ma anche un migliore rendimento delle terre.
      Lo sviluppo della scienza politica (Machiavelli, Hobbes, Locke, Montesquieu, Voltaire, Rousseau) e degli studi di diritto (Beccaria, Verri) e di economia (Genovesi, Smith) portano alla concezione di stato liberale e democratico, che garantisca diritti civili, politici e sociali.
      So che tu sai bene tutto questo, ma l'ho ribadito per dire in cosa l'età moderna è meno buia del medioevo, pur presentando violenze molto simili e talvolta persino più gravi!
      L'età contemporanea poi ha portato agli orrori dei totalitarismi e delle guerre mondiali e locali col proliferare di armi di distruzione di massa e campi di sterminio. Certo l'età contemporanea è anche questo, ma io non farei cambio per tornare nel medioevo...
      Tu che ne pensi?
      ;-)

      Elimina
    2. Bella risposta, hai ragione ma non credi che gli orrori dell'età moderna, considerato che abbiamo anche coscienza dei diritti umani, possano essere considerate più gravi?
      Nel Medioevo purtroppo (lo sottolineo) le persone non avevano questa coscienza né i nobili e tanto meno i poveri.
      Se vogliamo parlare dei diritti umani dobbiamo, inoltre, constatare che è solamente dalla fine della seconda guerra mondiale che sono riconosciuti.
      E lo sono stati anche grazie a tutte le fasi storiche che tu hai citato e che, comunque, nel bene o nel male, anche l'epoca medievale ha contribuito a far "sviluppare".
      Come tu mi insegnerai, la storia è fatta di avvenimenti concatenati e progressivi e mai "improvvisati".
      Ora parlo da avvocato (e non ridere!) ma quando consideriamo certi comportamenti, è bene cercare di ragionare con la testa delle persone che hanno vissuto in un periodo storico e non con la nostra (moderna e con altri valori). Con ciò non giustifico certi comportamenti, che sono orribili e fanno venire la pelle d'oca!
      Grazie comunque per il confronto, considerato che sfortunatamente non è facile parlare di questi argomenti (che a me piacciono molto), con le persone!
      Alla prossima allora!
      Federica

      Elimina
    3. L'obiezione è giusta, anche dal punto di vista, se vogliamo, legale: ciò che si compie con maggiore consapevolezza è più grave. E' verissimo e su questo non ho nulla da opporre, anzi ti ringrazio per avermi offerto un punto di vista molto interessante. Io sono anche laureato in Economia politica (un peccato di gioventù) e quindi ho studiato qualche esame di diritto sia privato che pubblico, e indubbiamente il punto di vista della gravità "penale" è molto interessante!
      Alla prossima!
      ;-)

      Elimina
  3. Curioso l'uso dei colori in base alla posizione sociale! Un bigliettino da visita da non tirar fuori! Il medioevo non è stato un periodo totalmente buio ma sicuramente non è stato dei più splendenti!

    Buonagiornata
    www.cheapandglamour.com

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto!!! Una cosa che pochissimi sanno è che gli abiti dei poveri erano tutti grigi, perché non esisteva la tecnica per una tintura fissa, e quindi ad ogni lavaggio la tinta andava via e per rifarla si dovevano spendere somme che i poveri, cioè il 90% della popolazione, non avevano.
      Quindi sì, i colori distinguevano il ceto sociale e la moda era un privilegio a cui poteva accedere al massimo il 10% della popolazione, cioè i nobili, l'alto clero e i mercanti più ricchi.
      Buona giornata a te!
      ;-)

      Elimina
  4. I love this part of history. It's really exciting. An excellent post.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I have a Bachelor in Medieval History and a Master in Medieval Literature... I like the fantasy novels because they have a medieval environment, like Tolkier, as first, created.

      Elimina
  5. Conoscevo che la scelta dei colori dipendeva dalla posizione sociale ma, non conoscevo che l'uso della cintura rappresentava il legame ad un uomo e della borsa piena di monete a indicare la loro ricchezza. E' proprio bello avere un professore come amico......

    Ciao Marcella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!!! Per me è altrettanto bello avere delle amiche così belle ed eleganti e interessate ad approfondire le loro conoscenze su alcune materie come questa ;-)

      Elimina
  6. love their outfit, so uber Couture :)

    Herdiana Surachman
    DELUXSHONIST | TWITTER | BLOGLOVIN

    RispondiElimina
  7. Bellissimo post, d'altraparte...coem sempre sono i tuoi...
    Questo però mi fa piacere anche di più, perchè proprio ieri sera abbiamo cercato refrigerio con la musica... ho aperto una scatola di vecchi dischi, che mi ha lsciato un mio zio e che lui usava per una sua trasmissione radio di storia della musica, è stato un viaggio in vari generi ma soprattutto epoche...alla fine siamo giunti alla conclusione che le cose che ci hanno fatto più bene sono quelle dei russi (primo fra tutti Borodin), il quattrocento fiammingo e la musica dei trovatori e trovieri, ovviamente sono delle interpretazioni ma... Le Jeux de Robin et Marion starebbe benissimo come colonna sonora di questo post!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, che bella la musica trobadorica e in generale la lirica dei trovatori! Nella mia laurea specialistica ho studiato filologia romanza e quindi conosco anche la lingua occitana e provenzale in cui erano scritti, e ho anche alcuni autori preferiti, per quanto non tutti abbiano conservato l'aspetto musicale, che era invece una parte di fondamentale importanza. La civiltà provenzale e occitanica è stata una delle cose migliori create dal Medioevo, ma anche distrutte dallo stesso Medioevo, in quanto Innocenzo III, con la crociata contro gli Albigesi, cioè i Catari risiedenti ad Albi e a Tolosa, ha portato alla rovina quella stessa civiltà, che si è trapiantata in Italia, in tre luoghi: la Marca Trevigiana, la Toscana e la Sicilia di Federico II.
      Sto ripassando questi argomenti anche in vista del concorso che devo dare, in quanto insegno sia lettere che storia, ed ho la laurea triennale, il bachelor, in storia, mentre quella specialistica, il master, in letteratura, linguistica e filologia italiana e romanza. Sarebbe bello approfondire questi temi in un Phd, ho una amica che lo sta facendo ad Harward, ma io per tante ragioni non posso allontanarmi da Bologna.
      Grazie per il commento e l'apprezzamento!!!
      ;-)

      Elimina
    2. il Mediovevo è proprio un periodo estremo..
      da una parte la leggedrai, dall'altra la violenza più cruenta e, spesso, ingiustificata...
      davvero interessanti i tuoi studi..
      io avevo iniziato Lettere Moderne, con indirizzo storico musicale ma poi, come al solito, ho mollato dopo aver finito la parte più difficile, un seminario di due anni con una musicologa americana...però mi ha fatto conoscere e approfondire cose che amo..quindi non è stato del tutto un periodo buttato via...
      devo ringraziarti perchè un tuo commento sul mio blog è stato da incipit per il post di stamani...e ora scappo che sono in ritrdo tremendo!
      ciao

      Elimina
    3. Gli studi non sono mai tempo perso, soprattutto se l'argomento è interessante!
      Ah, quindi l'incipit di oggi è stato ispirato da un mio commento... interessante, vado subito a vedere!!!
      ;-)

      Elimina
  8. Amo questi post, ma le grandi figure femminili le hai abbandonate del tutto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, anzi, presto tornerò con Maria Callas... cercherò di organizzare le varie rubriche in modo migliore... quando mi sarò liberato del maledetto test di preselezione al concorso!
      ;-)

      Elimina
  9. Gli aspetti che hai messo in evidenza sono molto interessanti! Poche persone si sono interessate a questi elementi cosi importanti.

    Complimenti.
    C'è un nuovo post sul mio blog, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi


    www.celyneglam.blogspot.com

    RispondiElimina
  10. Ammetto che il Medioevo non è mai stato tra i miei periodi storici e artistici preferiti, ma le moda e la letteratura dell'epoca mi hanno sempre affascinata!
    La moda in particolare era estremamente raffinata ed elaborata (come giustamente hai detto tu) pur non essendo sovraccarica di strutture come nelle epoche suceessive! e poi in quel periodo furono inventati alcuni dei tessuti e ricami che usiamo ancora oggi (ma allora erano forse anche più belli)! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo anch'io che i tessuti e i ricami fossero più belli: l'artigianato per gli articoli di lusso era estremamente accurato, come un'opera d'arte, e ce ne sono rimaste testimonianze che hanno resistito al tempo molto meglio di quanto potrebbe fare un capo dei nostri giorni!

      Elimina
  11. Fin da piccola ho sempre adorato la moda medioevale, prima guardandola su un libro di fiabe meravigliosamente illustrato, poi attraverso i film fantasy e ammirando i figuranti dei gruppi di rievocazione storica della mia città... E alla fine sono riuscita a entrare in uno di questi gruppi e realizzare il mio sogno!
    Come puoi capire, quindi, conosco molto bene questo tipo di abbigliamento, nei suoi pro e nei suoi contro: i copricapi ad esempio sono veramente una tortura :))
    Colgo l'occasione per farti i complimenti sulla scelta di immagini per il tuo romanzo a puntate: non l'ho letto dall'inizio, lo sto scoprendo solo ora, e noto che le foto sono sempre perfette per accompagnare la narrazione. Mi viene la curiosità di sapere se ti ispiri ad esse per scrivere o viceversa le cerchi in un secondo momento, lascio a te se rispondere o mantenere il segreto :)
    A presto

    http://lemusedikika.blogspot.it

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io fin da piccolo ho sempre amato la storia medievale e il genere fantasy. Sono due tra le mie principali passioni.
      Ti ringrazio moltissimo per l'apprezzamento riguardo al mio romanzo.
      Lo stesso titolo, Gothian, richiama il genere fantasy-gotico di ambientazione in un medioevo parellelo con molti elementi che però possono essere paragonabili al nostro.
      La scelta delle foto è avvenuta dopo aver scritto il romanzo, quando ho deciso di pubblicarlo a puntate nel blog.
      Ho immaginato di essere una specie di regista e scenografo e ho fatto un casting, scegliendo gli attori che avrebbero dovuto interpretare i miei personaggi, e le foto che meglio avrebbero potuto rappresentare i contesti e le situazioni. Questo ha influito, in un secondo momento, anche sulla rielaborazione della forma attuale del romanzo, più sintetica e ad effetto per riuscire leggibile anche dal monitor, senza dover stampare i fogli.
      Credo che i vari attori siano riconoscibili, ma se hai dei dubbi, ti rispondo su tutto. Amo moltissimo rispondere a tutte le domande dei miei lettori ;-)
      A presto!
      ;-)

      Elimina
    2. Grazie per avermi risposto così approfonditamente, condividendo con me la nascita della tua opera.
      Alcuni attori li ho riconosciuti, altri no, ma in ogni caso ciò che è bello è che non li si riconduce più ai film originari ma direttamente al tuo romanzo - almeno questa è l'impressione che fanno su di me. Sono talmente "giusti" per la parte! Quindi complimenti anche per le tue doti da regista, non solo da scrittore ;)

      http://lemusedikika.blogspot.it

      Elimina
    3. Grazie a te!!! Sei veramente molto gentile!!!
      ;-)

      Elimina
  12. Quella delle scarpe con le suole "rialzate" non la sapevo, e nemmeno la storia della cintura, curioso! Della moda medievale mi hanno sempre affascinata i mantelli con cappuccio (sono splendidi tutti quei cappucci larghi e grandissimi) e tutti i ricami e gli abbellimenti che li rendevano spettacolari.
    Mi ha sempre fatto un po' senso, invece, l'usanza di rasarsi i capelli..ricordo che da piccola chiedevo a mia mamma come mai tutte queste belle signore nei quadri fossero pelate :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, anche a me ha sempre fatto senso vedere le donne con i capelli rasati nei quadri del Quattrocento: è come vedere un gatto glabro!!!
      ;-)

      Elimina