giovedì 22 novembre 2012

Chi era, storicamente, re Artù?



Il testo che ho indicato qui sopra, Re Artù di Marc Bolland, ed. Il Mulino,  e che sto leggendo in questi giorni, affronta tutte le sfaccettature del mito aturiano, a partire dalle sua radici storiche, di cui oggi voglio occuparmi.
In primo luogo va detto che il nome Arthur ha una origine celtica, infatti la sua radice Art- vuol dire, in irlandese e gallese, "orso". Sono state proposte altre etimologie, ma meno convincenti.
Le fonti storiche convalidano la tesi dell'origine celtica del nome, che si spiegherebbe se si considera che Artù viene presentato come colui che difendeva i Britanni, stirpe celtica, contro i Sassoni, che poi conquistarono quella che in seguito diventerà l'Inghilterra. Lo scenario in cui si collocano le gesta di Artù è infatti quello della Britannia del V secolo, che dopo essere stata abbandonata dai Romani, deve difendersi dagli attacchi degli Angli e dei Sassoni.

File:Britain in AD500 - Project Gutenberg eText 16790.jpg

I Britanni controllavano la parte occidentale dell'isola, che veniva indicata dai Sassoni con il termine Welsh, che italianizzato indica non solo il Galles, con i suoi regni di Gwynedd e Dyfed, ma anche la Dumnonia (futura Cornovaglia) e vaste aree che sarebbero diventate in seguito le contee inglesi del Somerset e dei territori intorno a Londra. 
Poiché la Britannia era stata colonia romana per quattro secoli, i Britanni erano popolazioni celtiche molto romanizzate, specialmente quelle dei centri urbani. La resistenza dei Britanni contro i Sassoni durò per secoli e di fatto il Galles è rimasto un principato a se stante, di popolazione celtica, anche se anglicizzata.
Il monaco Gildas, nel suo De excidio Britanniae, fa riferimento alla battaglia di Monte Badon, in cui i regni federati delle tribù dei Britanni sconfissero e fermarono i Sassoni. Tale battaglia, di cui parla anche Beda il Venerabile, è collocata a cavallo tra il V e il VI secolo dell'era cristiana.
Il condottiero vincitore di questa battaglia, secondo l'Historia brittonum del monaco Nennio era Artù, che deteneva il titolo di dux bellorum, cioè comandante supremo in guerra.

File:Beda Petersburgiensis f3v.jpg

Secondo Gildas, dopo che le legioni romane avevano lasciato la Britannia, si erano succeduti alcuni uomini forti di stirpe romana, tra cui Costantino III, che si era proclamato imperatore, e che successivamente verrà identificato con il Costantino che fu padre di Uther Pendragon, a sua volta padre di Artù.
Alla morte di Costantino, il potere supremo sulla Britannia fu esercitato per lungo tempo da Vortigern, di stirpe celtica, considerato un tiranno e un usurpatore, perché per otterene il comando avrebbe stipulato un patto con i Sassoni, cedendo loro le coste orientali del regno.
La figura di Vortigern diventerà molto importante nelle leggende arturiane, perché sarà protagonista di alcuni episodi della vita di Merlino, con cui inizia il ciclo bretone.
L'oppositore più importante di Vortigern fu il condottiero di stirpe romana Ambrosio Aureliano, che fu il primo comandante della resistenza contro i Sassoni.
Nella rivalità tra Vortigern e Ambrosio Aureliano sarà quest'ultimo a prevalere.
 Secondo la Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth, Ambrosio Aureliano fu re supremo di Britannia fino alla metà del V secolo e il suo successore sarebbe stato Uther Pendràgon, padre di Artù.



Dal punto di vista storico l'opera di Goffredo di Monmouth è in gran parte inattendibile e alcune cose sono del tutto inventate, per cui è più corretto considerare l'Historia regum Britanniae come un'opera letteraria, quella che ha creato il paradigma arturiano, a partire dalla nascita di Artù.
Di questo e di altro parlerò la prossima volta!

16 commenti:

  1. Una parte di questa storia la conoscevo, ti ho detto che mi ha sempre affascinato la storia di artù!
    Buona giornata!
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    1. Allora immagino avrai letto "Le nebbie di Avalon" che secondo me è il romanzo più bello che sia mai stato scritto sulla leggenda di Artù!
      Buona giornata a te!
      ;-)

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  2. Fantastico! Sei sempre un pozzo di scienza.....aspetto di leggermi la parte piu' romanzata della vita di Artu', quella sui suoi amori!

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  3. Ciao Riccardo,
    sempre interessante leggere la storia di un personaggio mitologico come re Artù.Baci buona giornata Alex

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  4. anni fa ero fissata con le leggende celtiche (saranno stati i dischi dei Clannad che spesso metteva e mette il mio babbo...o i cartoni animati dedicati proprio a Re Artù), credo di avere ancora un libro con la copertina rossa e con la riproduzione del quadro Lady of Shalott, che poi ho potuto ammirare dal vivo alla tate Gallery..ma poi lo sai che avevo una cotta per re Artù?! mi feci ricamare le sue iniziali su un fazzoletto bianco dalla mia nonna, anche s epoco dopo persi la testa per Tristano! be'..scusa le scemenze della mia infanzia!! eheheh

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    1. Io sono tutt'ora fissato con le leggende celtiche... sarà anche perché sono nato in quella che un tempo era la Gallia Cisalpina, e nelle mie zone vivevano le tribù dei celti Boi e Senoni!
      ;-)

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  5. Ciao Riccardo, la e le storie di Re Artù mi hanno sempre affascinato (anche per la mia indole sognatrice).
    Uno dei miei libri preferiti? Ovviamente "Le Nebbie di Avalon" e non mi son fatta mancare anche i film più belli su questo personaggio.
    Ma, scusa, la mia preferita è sempre stata Morgana (secondo me giudicata male, poverina!), sulla sua figura ho letto molto e pensa che volevo chiamare la mia bimba così ma poi abbiamo optato per Lavinia.
    Bacioni, Federica

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    1. Le Nebbie di Avalon è anche uno dei miei romanzi preferiti! Il merito della Zimmer Bradley è stato proprio quello di riabilitare la figura di Morgana, oltre di inquadrare la storia all'interno di una cornice celtica, in cui il ruolo dei druidi e delle sacerdotesse è positivo, mentre quello dei cristiani è repressivo.
      Morgana è un bellissimo nome, ma Lavinia è ancora più bello!
      ;-)

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    2. Grazie anche da parte della mia fatina!
      :)

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  6. Ammetto che non ricordavo così bene la storia di re Artù, questo post è stato davvero utile per far chiarezza!
    La parte della storia che mi ricordavo io era praticamente solo quella in cui c'entrava la magia o l'amore!^^

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    1. Io stesso ho avuto bisogno di documentarmi bene, prima di intraprendere la stesura di questi post di argomento arturiano, perché le fonti letterarie sono veramente tantissime e ognuna dà la sua versione del mito.
      Cercare poi di individuare una eventuale esistenza storica del personaggio è stato ancora più difficile, così come il sintetizzare il discorso in maniera chiara e non pedante.
      Per questo mi fa molto piacere che quello che ho scritto ti sia stato utile!
      ;-)

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  7. che bel post, praticamente anch'io non ricordavo la storia così!
    PESCARA LOVES FASHION blog!

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