sabato 7 settembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 10. L'architetto.



Dopo una notte costellata da incubi e frequenti risvegli, Robert prese a dormire profondamente solo quando fuori già albeggiava.
I sogni si fecero più dolci.
Sognò le albe di Long Island, e il sole che sorgeva sull'Atlantico.
In quei sogni era bambino e riviveva quel senso di originaria serenità che aveva provato quando proprio da quella stanza, tanti anni prima, era stato svegliato dal levare del sole, in un cielo rosa, che rifletteva la sua tonalità pastello sul mare.
Avrebbe sicuramente continuato a cullarsi in quel sonno così dolce se, inaspettatamente, la suoneria del cellulare non avesse incominciato a squillare con decisione.
Robert annaspò, con gli occhi semichiusi e la bocca impastata.
Vide che era il numero del cellulare di sua madre, ma appena rispose ebbe solo il tempo di salutarla e dirle che stava bene, quando cadde la comunicazione.
In ogni caso, quella chiamata aveva avuto due effetti positivi: gli era servita da sveglia e aveva rassicurato i suoi genitori, sempre molto apprensivi.
Alla luce del sole del mattino, tutte le paure della notte e i vari incubi gli sembrarono qualcosa di ridicolo.
Ma il sollievo non era destinato a durare molto.
Si era da poco concesso una doccia rinfrancante, quando trovò nel pavimento del corridoio una busta che non aveva visto prima.
La aprì e trovò una carta con una strana illustrazione.



E dietro una scritta: "Questo era ieri. Gli Arcani Maggiori ti condurranno agli Arcani Supremi".
Dunque si trattava di una carta dei tarocchi.
Tra due colonne, una nera con la lettera B e una bianca con la lettera J c'era l'immagine di una Somma Sacerdotessa, come recitava la didascalia in fondo, vestita di azzurro e con una corona somigliante a quella di una divinità egiziana, con una sfera al centro e delle corna ricurve e convesse ai lati. Dietro c'era un giardino con alberi e frutti, che parevano lamponi o more. Il vestito azzurro pareva trasformarsi in acqua, mentre in fondo una mezzaluna gialla completava il quadro.
La donna portava in mano in misterioso libro.
E' l'Arcano Maggiore che rappresenta la Papessa. La scritta "Questo era ieri" indica tutte le allusioni al ruolo di mia nonna nella setta degli Iniziati. Gli altri Arcani maggiori mi indicheranno la via per l'iniziazione.
Ma chi aveva portato quella carta fin lì?
Qualcuno ha accesso a questa casa e riesce a muoversi qui senza farsi sentire.
Era un altro enigma da risolvere, se voleva sopravvivere a quella situazione assurda.
Quel giorno però doveva prima di tutto andare dall'architetto Stoker per definire i lavori di restauro.
La sua abitazione si trovava lungo la Antler Street, nella parte compresa tra la strada e la laguna, alla destra del castello dei Burke-Roche.
Era un edificio curioso.



Sulla sinistra, c'era solo il piano terra, con due tettoie spioventi, al centro c'era anche un primo piano con un terrazzo e una mansarda con due abbaini e sulla destra c'era una torretta rotonda a tre piani, con ampie vetrate e un tetto a forma di cono.
Stoker deve avere apportato numerosi cambiamenti all'edificio originale. Ora è molto diverso da come me lo ricordavo.
Il giardino era molto ampio e ben curato.
Si vede che è gente ricca, forse hanno persino più soldi dei Burke-Roche.
Quando finalmente fu pronto, Robert si recò di fronte alla villa degli Stoker e suonò il campanello.
Gli rispose la voce di una signora anziana:
<<Casa Stoker, chi è?>>
<<Sono Robert Oakwood, abito qui vicino, e sono qui per...>>
<<La stavamo aspettando, signor Oakwood, ora le apro>>
Il cancello si spalancò quasi senza un rumore e dal portico del piano terra emerse una anziana donna vestita come una governante:
<<Sono Kate McGarrick e sono al servizio della famiglia Stoker da tre generazioni. L'architetto la sta aspettando nel suo studio, la prego di seguirmi>>



La casa era molto illuminata ed il colore bianco dominava l'atrio, così come l'esterno.
Un grande pianoforte a coda si trovava ad una estremità dell'atrio, in altro angolo c'era una scala e dalla parte opposta, verso sinistra, si dipartiva un corridoio.
Presero quella direzione e arrivarono in fondo, in uno studio con pavimento di parquet, ampie vetrate, tinte color ocra, librerie di legno pregiato e troferi di caccia alle pareti.
La stanza pareva vuota, quando una voce alle spalle di Robert, parlò:
<<Si sta muovendo in maniera molto disinvolta, signor Oakwood. Forse un po' troppo disinvolta. Oserei dire: "rischiosa">>
Robert si voltò e al posto della vecchia governante vide un uomo di mezza età, dall'aria decisa e con un accenno di sorriso sul lato destro del volto.



<<Sono Richard Stoker, l'architetto. La sto tenendo d'occhio da due giorni, sa? Dalla mia torre, sull'altro lato della casa. Se ha notato qui ogni abitazione ha una torre, o più di una. Si tengono tutti sotto controllo. Questo è un luogo dove non si arriva per caso>>
Robert cercò di mantenere un'aria tranquilla:
<<Io sono qui solo per ristruttare la casa dei miei nonni. Col suo aiuto, naturalmente>>
<<Certo, certo. Ma le consiglio di essere più prudente, se ci tiene a vedere la fine dei lavori>>
<<In che senso più prudente?>>
<<Ieri l'ho vista litigare con Maggie Burke-Roche. Non la provochi troppo, è una persona pericolosa. Secondo: eviti di parlare con Barney Banks. Quando è ubriaco va a raccontare in giro ai quattro venti tutto quello che ha scoperto nelle sue "conversazioni amichevoli". Infine, faccia installare un sistema di protezione, in casa sua. Stanotte ho visto gente incappucciata che entrava e usciva>>
<<Lei non dorme mai, signor Stoker?>>
<<Dormo con un occhio solo, come i felini. E' un'abilità che si acquisisce quasi spontaneamente, da queste parti>>
<<Non le pare di essere un po' troppo... scusi se mi permetto... un po' troppo paranoico>>
Stoker rise:
<<Ah ah, no, semplicemente io vedo il mondo in maniera più "sottile". Anche questa è un'abilità che si acquisisce quando si entra a far parte della Società>>
<<Quale società?>>
<<Quella degli Iniziati, naturalmente! E non finga di non saperlo, perché nella giornata di ieri hanno fatto di tutto per contattarla>>
<<Ok, ok, me ne hanno parlato, ma io non ci capisco niente. Tutti fanno solo delle allusioni che io non comprendo. Forse lei mi può aiutare>>
<<Sono qui per questo, signor Oakwood. Si sieda, prego. E mi ascolti bene>>


Cast

Phyllis Somerville - Kate McGarrick

Dermot Mulroney - architetto Richard Stoker

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