martedì 31 dicembre 2013

Gli Arcani Supremi. Capitolo 64. La Fata delle Acque.



<<Ecco, era così, all'inizio del sogno>> disse Robert a India, quando si incontrarono, come concordato la sera prima, in riva alla laguna interna di Hollow Beach.
Le mostrò un disegno nel quale era ritratta la fanciulla dai lunghi capelli color rame e dagli occhi verdi, come verdi erano le sue vesti, e le acque che scorrevano intorno a lei.
<<E' Melusina, la Fata delle Acque>> dichiarò India <<e il suo aspetto di fanciulla non ti deve ingannare, perché in realtà lei è una dei Grandi Anziani, che controllano gli elementi della natura. Il suo potere è immenso e può mutare forma a seconda delle sue intenzioni>>



<<E' una specie di sirena?>> chiese Robert.
India annuì:
<<Spesso assume quella forma. In quei casi si distingue dalle sirene del mare. Melusina è sempre una sirena delle acque dolci e così sono tutte le sue figlie, che sono dette "melusine", perché il nome proprio della loro madre è divenuto un nome comune della stirpe>>.
Robert era affascinato da quella leggenda:
<<E chi sarebbe il padre delle melusine nate dalla fata?>>



Il volto di India assunse un'espressione solenne:
<<Il loro padre era Elynas, il Signore di Albany>>
Questo nome mise subito Robert sulla difensiva.
<<Albany? Lo stesso nome del ducato della mia famiglia?>>
India annuì:
<<Il Lord di Albany incontrò la Fata delle Acque mentre vagava, solo, in una foresta, dove era solito andare a caccia. Ella lo ammaliò e lo convinse a sposarla. Quando però fu il momento delle nozze, ella pose una condizione e cioè che il suo sposo non avrebbe mai dovuto vederla mentre faceva il bagno. Elynas accettò. Lui e la Fata ebbero tre figlie, di cui solo la prima ebbe il nome di Melusina e i poteri della madre. Quando si immergeva nell'acqua, poteva assumere le sembianze di una sirena, ma a volte anche quelle di un serpente...



La leggenda dice che  il Lord di Albany violò la sua promessa e vide la Fata nella sua vera forma. Allora lei e le figlie punirono il signore di Albany e lo esiliarono ad Avalon. La figlia Melusina, rimasta in sembianze umane, sedusse un principe della famiglia dei Lusignano e da lì la sua stirpe si diffuse tra le famiglie del Brabante e del Lussemburgo. Si narra che tra le sue discendenti ci fosse Jaquetta di Lussemburgo, madre di Elisabetta Woodville, a sua volta madre di Elisabetta di York, che sposò Enrico VII Tudor>>



Robert aveva letto qualcosa al riguardo, alcuni romanzi storici.
<<Dunque non è chiaro se queste melusine siano benevole o malvagie?>>
India sollevò le spalle:
<<In fondo questo vale per ciascun essere vivente. Ciò che conta è il significato della leggenda, la verità che sta sempre dietro ogni mito. Ci sono dei patti che non devono essere violati>>
Lui annuì:
<<Nel finale del mio sogno, Melusina si trasformava in un serprende d'acqua o un'idra, o qualcosa di simile... ed era terrificante>>
<<Questa è la sua veste più spaventosa, quando ella è adirata. Allora si trasforma in quello che, secondo la mitologia, è una succuba, cioè un demone di forma femminile che seduceva gli uomini, specialmente i monaci, durante il sonno. Era considerata una spiegazione delle polluzioni notturne di coloro che praticavano una castità assoluta>>



Robert aveva letto qualcosa su quei demoni femminili.
Secondo il Malleus Maleficarum o "Martello dei malefici", le succubi giacevano con gli uomini, fino a sfinirli, per poterne raccogliere il seme, che poi avrebbero utilizzato gli incubi per fecondare le donne: "Nel compiere l’atto sessuale i demoni maschi sono Incubi e le femmine Succubi, e questo è giudizio comune di tutti i filosofi di tutti i tempi ed è comprovato dall’esperienza delle nazioni". La tradizione demonologica sosteva che i demoni pur avendo il potere "che è nei fianchi, e il suo vigore nei muscoli del ventre", non potessero procreare gli uomini per mancanza del seme. La finalità ultima di questa pratica non è mai stata chiarita. Si supponeva però che le creature così concepite fossero più sensibili alle influenze del demonio.
Nel Malleus, nella parte del trattato in cui si affronta la questione procreativa, gli autori sostengono:
« Noi diciamo pertanto tre cose: in primo luogo che questi diavoli commettono sconcissimi atti venerei non per godimento, ma per infettare l’anima e il corpo di coloro dei quali sono succubi o incubi; in secondo luogo che, con un atto simile, ci può essere una completa concezione o generazione da parte delle donne, perché i diavoli possono portare il seme umano nel luogo conveniente del ventre della donna e accanto alla materia qui predisposta e adatta al seme. (...) In terzo luogo, nella generazione di siffatte cose ciò che avviene attribuito ai diavoli è solo il moto locale e non la stessa generazione, il cui principio non è una della capacità del diavolo o del corpo da lui assunto ma di colui al quale appartenne il seme, per cui chi è generato non è figlio del diavolo ma di un uomo. »
(J.Sprengher e H.KramerMalleus MaleficarumParte 1, Questione III)
Secondo la tradizione demonologica, i succubi apparirebbero agli uomini sotto forma di giovani donne di enorme bellezza, capaci di ineguagliabili arti seduttive ed erotiche derivanti dalla loro natura diabolica.



Robert fu scosso da un brivido.
<<Se queste succube si sono introdotte nel mio sogno, vuol dire che sono in pericolo?>>
India scosse il capo:
<<No. Melusina si è manifestata a te sotto un'altra veste: quella di tua antenata. E' lei che sta alla radice della magia delle Signore di Avalon. Viviana e Morgana erano sue discendenti. E' l'ennesima riprova che la Stirpe Reale a cui tu appartieni discende dai Grandi Anziani che dominano gli elementi di cui è costituito l'universo>>
Robert si rabbuiò:
<<Un sogno non è sufficiente come prova. La verità non sta in un sogno!>>
India gli prese la mano:
<<La verità non sta in un solo sogno, ma in tanti sogni. Ma tu non manchi solo di fede, manchi anche di speranza>>
<<Sperare è faticoso, è difficile, forse perché la speranza, a volte, fa paura>>
India lo guardo con dolcezza:
<<E' così. Vorrei dirti che no, non lo è, ma non posso. Questo è il nostro ruolo nella storia. Questo è il tempo che ci è dato. Ci sono cose che non possiamo cambiare. E così, purtroppo. E' così e basta...>>

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