giovedì 28 novembre 2013

Il ritratto di Imogen Poots: bellezza eterea e grande stile.



Vorrei proporvi alcune immagini della splendida attrice inglese Imogen Poots, 24 anni, la cui bellezza ed eleganza mi ha particolarmente colpito, specie in queste foto che interpretano alcune tendenze tipiche dell'ultima moda femminile (i colletti e le collane sotto di essi).





Imogen Poots è nata a Hammersmith, un quartiere di Londra, da Fiona Poots (nata Goodall) e Trevor Poots, produttore tv.
È membro della YoungBlood Theatre Company e modella per la Select Model Management.[1]

Carriera

Il suo primo ruolo importante è quello della giovane Valerie nel film V per Vendetta del 2006. Nel 2004 è anche apparsa in un episodio della Serie TV Casuality. Nel 2007 ha partecipato al cortometraggio Wish di Matt Day e nel 2007 al film per la TV Miss Austen Regrets.[2]
È apparsa nel film Cracks (diretto da Jordan Scott dal romanzo omonimo di Sheila Kohler) e in due produzioni americane, Waking Madison e Solitary Man, in seguito partecipa all'adattamento cinematografico di Enda Walsh: ChatroomI segreti della mente.

Filmografia

Cinema[modifica | modifica sorgente]

Televisione[modifica | modifica sorgente]

Lo Zar e il Kaiser



L'ultimo zar di Russia, Nicola II Romanov e l'ultimo imperatore di Germania, il Kaiser Guglielmo II, erano parenti sia in quanto entrambi cugini di re Giorgio VI Windsor di Gran Bretagna (la cui madre era zia materna di Nicola ed il cui padre era zio materno di Guglielmo) sia in quanto la moglie di Nicola, la zarina Alessandra, era cugina di Guglielmo (erano entrambi nipoti della regina Vittoria).
Tutto ciò non impedì allo Zar e al Kaiser di farsi la guerra, scatenando la prima guerra mondiale e portando alla distruzione i loro imperi e le loro dinastie.

File:Bundesarchiv Bild 183-R43302, Kaiser Wilhelm II. und Zar Nikolaus II..jpg

Eppure i loro incontri erano stati sempre molto cordiali: la foto qui sopra mostra addirittura uno scambio delle reciproche uniformi, per cui vediamo il Kaiser indossare una uniforme russa e lo Zar indossare una tipica uniforme prussiana e germanica, con tanto di punta sull'elmetto.


Tipi di cappelli da uomo

Moda uomo: come abbinare la cravatta alla camicia



La combinazione di camicia e cravatta non è solo questione di gusto, deve anche seguire alcune regole di eleganza. Scegliere la cravatta giusta è fondamentale per trasmettere una prima impressione di sé, ed è in grado di proiettare maggiore o minore formalità in relazione con il look con cui è abbinata. E' dunque interessante scoprire come coordinare al meglio il tono della cravatta a quello della camicia, creare contrasto e giocare con i colori, il disegno e le dimensioni.

Innanzitutto alcune regole preliminari:

Non dimenticare mai:evita l'uso di camicie con bottoni sul collo se usi la cravattaassicurati che il tessuto della cravatta sia morbido e non troppo lucidonelle occasioni ufficiali, opta per tinte tenui e fantasie classichese vuoi apparire elegante, scegli il nodo Windsor doppio                                                                                                                                                                                                                            


Ed ora ecco cinque regole da tenere a mente:

1

Come Abbinare La Cravatta Alla CamiciaIl primo passo è scegliere la camicia, e da lì selezionare la cravatta appropriata. Per avere nel guardaroba capi facili da abbinare, è fondamentale contare su un set di camicie bianche, celesti e rosa, tinte che permettono un'ampia gamma di possibilità di combinazioni. Le cravatte più facili da abbinare sono quelle di colore nero, azzurro profondo, bordeaux o grigio; approvatissime quelle color argento o dorate.
2Come Abbinare La Cravatta Alla CamiciaAbbinare una camicia fantasia con una cravatta fantasia nel modo corretto farà il tuo stile più ricercato. Sbirciare le vetrine dei negozi ti darà spunti. Nel caso della camicia liscia (cioè monocolore), puoi optare per una cravatta di colore complementare o oppostose a linee sottili, una cravatta liscia o a linee grosseSe il collo della camicia è piccolo, deciditi per una cravatta piccola e viceversa. Ricorda che l'obiettivo è un risultato armonioso e proporzionato.
3Come Abbinare La Cravatta Alla CamiciaCamicia e cravatta devono avere in comune almeno un colore, ma non devi abbinare fantasie dello stesso tipo o della stessa grandezza.  Come una camicia a righe larghe con una cravatta a piccoli pois, o una camicia a righine sottili con una cravatta a righe larghe. 
Puoi invece combinare fantasie grandi con altre più discrete usando una camicia a quadri grandi con una cravatta non eccessivamente colorata.
4Come Abbinare La Cravatta Alla CamiciaSe ricorri a testure o patroni simili, dovranno essere di dimensioni diverse. Combina una camicia a quadretti con una cravatta a quadri più grandi per bilanciare verticalmente il volume. Se mischi due capi a linee, scegline in senso diverso: abbina rombi con linee invece che con quadrati per ottenere un'immagine più armonica. Se indossi una cravatta con stampati o loghi, evita portarla con un capo con lo stesso patrono, o proietterai un'immagine saturata di segni.
5Come Abbinare La Cravatta Alla CamiciaSe mischi linee e quadrati, dovranno essere sottili le linee della camicia in modo da generare un effetto di maggior lunghezza al dorso. I colori non devono rivaleggiare ma complementarsi: considera che una cravatta nera, chic e sobria, si associa perfettamente ad una camicia bianca, la stessa che combina con una cravatta bianca o color crema, da riservare alle grandi occasioni. Se rossa, la cravatta si armonizza con camicie azzurre (un abbinamento molto quotato), nere o bianche; se blu, si sposerà perfettamente con camicie bianche, blu negli stessi toni o più chiare.

Moda uomo. Winter style inspiration: young man look.








Albero genealogico dei Romanov di Russia

File:House of ROMANOV-tree-fr.png

Il fondatore della dinastia, Michele figlio di Fiodor, era nipote della zarina Anastasia, moglie di Ivan IV il Terribile e su quella base reclamò la successione quando la discendenza di Ivan si estinse.
A Michele succedette il figlio Alessio, che guidò con fermezza il paese tra numerose difficoltà.




Alla morte di Alessio ci fu un periodo di lotte dinastiche fra i figli di primo letto (Fëdor IIISofiaIvan V) ed il partito legato alla famiglia della seconda moglie, Natal'ja Kirillovna Naryškina, madre del futuro zar Pietro I, il quale visse più a lungo dei suoi fratellastri, divenendo unico sovrano. Questi riformò radicalmente l'Impero trasformandolo in una potenza europea, associando al titolo di Zar quello di Imperatore di tutte le Russie e spostando la capitale a San Pietroburgo, che sorse sul golfo di Finlandia dopo le sue conquiste.

File:Petr Drozhdin 009.jpg

Anche alla sua morte però la corte venne divisa da problemi di successione: allo zar succedette la seconda moglie Caterina I ed in seguito l'unico figlio vivente, l'adolescente Pietro II, dell'unico erede di Pietro, lo zarevic Alessio, privato delle proprie prerogative dinastiche dal padre anni prima: con la morte di Pietro II terminò la linea patrilineare dei Romanov.

Pietro III

Elisabetta di Russia
Come suo successore venne scelta l'unica figlia ancora in vita di Ivan V, che divenne l'imperatrice Anna (1693-1740): anch'essa senza figli, adottò come erede un infante figlio della figlia della propria sorella, che divenne zar col nome di Ivan VI per soli pochi mesi, sotto la reggenza della madre. Un colpo di stato da parte della cugina di Anna, l'impetratrice Elisabetta, ultima figlia vivente di Pietro il Grande e della seconda moglie Caterina I, portò quest'ultima sul trono, ed in carcere od in monastero la discendenza di Ivan V. Priva anch'essa di discendenza, adottò come erede il duca Pietro Ulrico di Holstein-Gottorp, figlio di sua sorella maggiore ed erede presunto al trono svedese, nonostante fosse notoriamente di scarse capacità. Questi salì al trono nel 1762 col nome di Pietro III mantenendo il cognome materno, venendo dopo poco deposto (e fatto assassinare) dalla moglie, che si proclamò imperatrice come Caterina II, ponendo fine a circa un secolo di lotte di palazzo.

File:Rokotov ekaterina.jpg

Al regno brillante ed innovatore di Caterina, che in molte cose assomigliò all'avo del marito Pietro il Grande, succedette il figlio Paolo I, particolarmente fiero di essere discendente di quell'imperatore, benché nelle proprie memorie la madre insinuasse che fosse in realtà frutto di una relazione con il cortigiano Sergej Saltykov. Figlio unico, e privo di cugini discendenti dai Romanov se non in grado lontano, Paolo mise mano ad una organica legge di successione, allora una delle più rigorose in Europa, per evitare che in futuro si ripresentassero crisi come quelle che i Romanov avevano affrontato nel XVII secolo: la legge di famiglia si basò sulla primogenitura agnatizia, sulla richiesta della fede ortodossa del monarca e dei membri della dinastia, del consorte dell'imperatore e dei primi eredi in linea di successione. Dopo pochi anni di regno anche Paolo I venne ucciso in una congiura di palazzo, ma la monarchia rimase salda, nelle mani di suo figlio Alessandro I che, appoggiato anche dai suoi fratelli e dalle sorelle, condusse la Russia oltre le guerre del periodo Napoleonico. L'imperatore, affrontando la possibilità di un matrimonio morganatico del suo fratello ed erede Costantino, modificò la legge di successione, aggiungendo la clausola per cui i consorti dei membri della dinastia dovevano essere di uguale nascita, cioè appartenenti ad una casa reale o regnante, altrimenti la loro prole avrebbe perso ogni diritto.

File:Zar Nikolaus 1.jpg

Alla morte di Alessandro gli succedette il fratello Nicola I. Autocratico e reazionario, Nicola I dedicò il suo regno a potenziare l'esercito ma nonostante questo il suo regno terminò con la bruciante sconfitta della guerra di Crimea, per la quale si disse che lo zar morì di dolore. Nicola I ebbe quattro figli, che diedero origine a quattro rami principali della famiglia Romanov
File:Romanov-Holstein-Gottorp-genealog-fr.png


Quasi gemelli: Nicola II di Russia e Giorgio V di Gran Bretagna


Two bearded men of identical height wear military dress uniforms emblazoned with medals and stand side-by-side

Nicola II e Giorgio V erano cugini di primo grado per parte di madre: le loro madri, Dagmar e Alessandra di Danimarca, erano sorelle.
Entrambi nipoti di Cristiano IX di Danimarca, loro nonno materno, i due sovrani si somigliavano come due gocce d'acqua.
La madre di Nicola II era Dagmar di Danimarca (1847-1928), che sopravvisse al figlio e ai nipoti, uccisi durante la rivoluzione russa.

File:MakovskiyK PtMariiFedorIRK.jpg

Dagmar di Danimarca aveva sposato lo zar Alessandro III.
Sua sorella Alessandra di Danimarca (1844-1925) aveva sposato re Edoardo VII del Regno Unito, figlio della regina Vittoria.

File:Alix and Dagmar of Denmark.jpg

Alessrandra e Dagmar avevano una terza sorella, Thira (1853 -1933).

File:Alexandra of Denmark and her sisters.jpg

Loro figlio Giorgio V era pertanto cugino di primo grado di Nicola II.

Inoltre Nicola II sposò una nipote della regina Vittoria, imparentandosi ulteriormente con la famiglia reale inglese.