martedì 14 gennaio 2014

La caffeina dà una mano alla memoria

La caffeina dà una mano alla memoria

Il legame che unisce gli studenti e la caffettiera è saldissimo da generazioni. Il beneficio che chi ha bisogno di imparare date, nozioni e formule trae dalla caffeina, però, potrebbe non essere soltanto quello di mantenere desta l'attenzione anche nelle ore notturne. Parrebbe esserci nel consumo della sostanza un importante "effetto collaterale": se assunta nelle giuste dosi e al momento opportuno la caffeina consolida i ricordi.
La memoria è un meccanismo prezioso del cervello, ma è tanto importante quanto a volte appare capriccioso. Come potenziarla per trarre il massimo dallo studio, dal lavoro e in generale per essere in grado di ricordare ciò che ci serve quando ne abbiamo bisogno è un dilemma che appassiona da tempo gli studiosi del campo delle neuroscienze. Si è ricercato e scritto molto, per esempio, sul ruolo fondamentale che avrebbe il sonno nel fissare i ricordi. Non dormire un sufficiente numero di ore può essere alla base di alcuni disturbi di memoria. Oggi una nuova ricerca accende i riflettori sulla caffeina.
Lo studio condotto da Daniel Borota della Johns Hopkins University di Baltimora e colleghi dell'Università della California a Irvine, e pubblicato sulle pagine della rivista Nature Neuroscience, dimostra che una dose da 200 mg di caffeina, somministrata in pillole nel loro esperimento poco dopo un test di apprendimento, aiutava i partecipanti a ricordare il giorno successivo più dettagli rispetto a chi aveva assunto un placebo. Il compito consisteva nel distinguere, un giorno dopo averle viste per la prima volta, quali delle immagini mostrate nella seconda prova erano le stesse del giorno prima, quali erano del tutto nuove e quali invece erano simili a immagini viste in precedenza.
Sia il gruppo che aveva assunto la pillola di caffeina sia coloro ai quali invece era toccato il placebo, si sono dimostrati in grado di identificare correttamente le immagini vecchi e le immagini nuove. Ma dove l'assunzione di caffeina ha dimostrato di fare la differenza è nel "beccare" le immagini simili ma non uguali a quelle già viste. Chi aveva preso il placebo più spesso le scambiava per immagini vecchie. Basterebbe quindi la dose di caffeina contenuta all'incirca di 3-4 tazzine di caffè per garantire questo effetto di consolidamento. Attenzione però: una quantità minore ha dimostrato di non avere lo stesso potere, così come consumarla prima dell'apprendimento non aiuta altrettanto a ricordare: meglio quindi concedersi un buon caffè, e magari anche due, solo dopo lo studio.

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