venerdì 14 febbraio 2014

All you need is love: l'amore al cinema

Poster

Questa foto di Burt Lancaster e Deborah Kerr in Da qui all'eternità ci fa pensare all'amore e ci ricorda che oggi è San Valentino, un giorno in cui si pensa e si ripensa ai film d'amore più belli e coinvolgenti e puntualmente si stilano elenchi nei quali non mancano mai romcom comeNotting HillQuattro matrimoni e un funerale Harry ti presento Sally.
Senza nulla togliere a questi mirabili esempi della scrittura rispettivamente di Richard Curtis e della compianta Nora Ephron, dobbiamo ammettere che a noi piacciono di più le love story travagliate, non corrisposte, così come le passioni che durano una vita o che le avversità del destino non permettono di consumare fino in fondo.
Ecco dunque una lista dei nostri must del romanticismo al cinema che vi farà venir voglia di rivedere le scene che hanno accompagnato la vostra educazione sentimentale o che magari vi aiuterà a scoprire film di cui non avete mai sentito parlare.
Nella lista dei 100 film d'amore più belli della storia del cinema, "Time Out" lo ha messo in cima alla classifica. Uscito nel 1945, Breve Incontro segna la terza collaborazione fra David Lean e il commediografo Noel Coward. Il segreto di questa struggente love-story rigorosamente in bianco e nero sta nell'aspetto assolutamente normale dei protagonisti, che diventano suscettibili di identificazione praticamente da parte di chiunque.
I personaggi di Trevor Howard e Celia Johnson sono entrambi sposati e si conoscono – e si lasciano – in una stazione ferroviaria. Ad aggiungere pathos al film è il secondo concerto per pianoforte di Rachmaninoff.
Qualcuno definirebbe Le pagine della nostra vita piuttosto cheesy (melenso), ma per una fascia di pubblico femminile compresa fra i 20 e 40 anni, l'adattamento dell'omonimo romanzo diNicholas Sparks firmato Nick Cassavetes è un must, e questo perché i protagonisti Ryan Gosling e Rachel McAdams hanno replicato nella vita la grande passione che li ha uniti nella finzione.
Dovete sapere, a tal proposito, che il film ha vinto l'MTV Movie Award per il miglior bacio e che, nel riceverlo, la coppia ha dato una meravigliosa reinterpretazione del gesto.
Il video è su youtube, guardatelo insieme alla scena culto del bacio sotto la pioggia.
In Insonnia d'amore di Norah Ephron i personaggi femminili si commuovono guardando un film che suggerisce a Meg Ryan l'idea di dare appuntamento a Tom Hanks in cima all'Empire State Building.
Si tratta di Un amore splendido, con Cary Grant e Deborah Kerr.
Alla versione della Ephron manca la parte più drammatica e commovente del suo illustre predecessore, che dà una connotazione amarognola al classico "e vissero felici e contenti".
Esistono vari remake (fra cui uno bollywoodiano) del film di Leo McCarey, che ebbe la sua première americana nel luogo di incontro dei due protagonisti: una nave da crociera. 
Lei (2013)
Può un uomo invaghirsi e fidanzarsi con un computer?
Se la macchina in questione ha una sensibilità profondamente umana e soprattutto la sensuale voce roca di Scarlett Johansson, la risposta è sì, assolutamente sì. L'idea è venuta a Spike Jonze, che in Lei ha affidato a Joaquin Phoenix il ruolo di un uomo sensibile che non riesce a riprendersi da un divorzio.
Più che l'ennesima parabola su un mondo che le moderne tecnologie hanno trasformato in un abisso di incomunicabilità e solitudine, il film è un'incursione nei recessi del cuore umano, ferito, ammaccato, ma pur sempre pulsante.
Casablanca (1942)
"Forse noi oggi inauguriamo una bella amicizia", "L'hai suonata per lei, ora suonala per me", "You must remember this... a kiss is just a kiss": ecco due battute e un verso di una canzone che tutti riconosceranno appartenere a Casablanca, vero e proprio cult movie che ha ispirato aWoody Allen la commedia del '72 Provaci ancora, Sam.
Chi ha l'abitudine di rivedere spesso questo film di Michael Curtiz, noterà che ogni volta le lacrime arrivano prima.
Sappiamo di qualcuno che comincia a commuoversi già dall'inizio del flashback parigino.
Casablanca ha vinto 3 Oscar: miglior film, miglior regista e migliore sceneggiatura non originale.
Non tutti i film con Jim Carrey significano comicità irriverente+facce buffe.
No, insieme a The Truman Show e Man on the MoonEternal Sunshine of the Spotless Mind(questo il titolo inglese), è forse la migliore interpretazione dell'attore.
Diretto da Michel Gondry e scritto da Charlie Kaufman, il film è la storia di Clementine e diJoe, che si innamorano e poi iniziano a litigare. Lei si fa estrarre dal cervello tutti i ricordi che riguardano lui, poi lui prova a fare lo stesso...
Al di là della sceneggiatura, che ha vinto l'Oscar, è il modo in cui il regista dà corpo a ciò che c'è nella mente del protagonista il vero miracolo di Se mi lasci ti cancello.
Prima del lunghissimo flashback sulla sua tormentata love story con la ballerina del Moulin Rouge Satine, il poeta Christian scrive, rinchiuso nel suo sudicio appartamento con vista sul licenzioso locale parigino: ""La cosa più grande che tu possa imparare è amare e lasciarti amare". Parole sante, non c'è dubbio, peccato che il sentimento pienamente corrisposto che anima questo personaggio venga funestato dalla morte dell'amata, che come Violetta de La traviata si ammala di tubercolosi.
Moulin Rouge! di Baz Luhrmann, però, è ben altro che un melò straziante: è una fantasmagoria fatta di momenti di comicità pura, scenografie fra il barocco e il kitsch e canzoni più o meno pop mescolate e modificate.
E poi c'è Nicole Kidman, che non è mai stata così bella...
Non tutti i fan di Clint Eastwood amano I ponti di Madison County, vuoi perché non condividono la scelta di Meryl Streep come protagonista femminile, vuoi perché non sopportano di vedere il cavaliere pallido sporcarsi con ciò che ai loro occhi appare come melassa allo stato puro, vuoi perché, infine, il libro di Robert James Waller da cui il film è tratto viene da molti considerato alla stessa stregua di un romanzo della collana Harmony.
Invece il breve ma instenso incontro della casalinga Francesca con il fotografo itineranteRobert Kinkaid viene qui raccontato con grande eleganza, quasi con timidezza. Attenzione: la visione è devastante per i cuori fragili... arrivate alla scena in macchina sotto la pioggia e capirete perché. 
Come eravamo (1973)
Al giorno d'oggi è difficile che differenze sostanziali di estrazione sociale e di credo politico facciano naufragare un amore, ma nell'America della Seconda Guerra Mondiale, del Maccartismo e degli anni '60 un "bravo ragazzo ariano" dell'upper class e "una brava ragazza ebrea" comunista non potevano sperare di avere un futuro insieme.
Del film sono da apprezzare i due attori protagonisti e il brano "The Way we Were", che si aggiudicò l'Oscar per la migliore canzone.
E' rimasta storica anche la battuta "Non molli mai" che Robert Redford dice a Barbra Streisand quando si incontrano diversi anni dopo essersi lasciati. Perfino Carrie di Sex & The City se ne ricorda in un episodio della serie, paragonando se stessa a Katy Morosky e il suoMr. Big Hubbel Gardiner. Dirige Sydney Pollack.
Opera d'esordio di Marc Webb, ecco un film con una struttura narrativa fuori dell'ordinario e con una leggerezza che lo priva di quella drammaticità che pervade le storie di amori andati male. Il punto di vista del racconto è quello di Joseph Gordon-Levitt, single incallito alle prese con una ragazza scaltra e indipendente.
Dei 500 giorni del titolo  facciamo giusto un assaggio, fra citazioni de Il laureato e Il settimo siglillo, colonna sonora supercool e un pizzico di malinconia.
Lei è la deliziosa Zooey Deschanel.

2 commenti:

  1. Che belli, che belli, che belli... e poi io amo il cinema... e ci sarebbero altre centinaia di films da aggiungere alla tua lista, non credi?
    Buon San Valentino, Federica

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