martedì 23 settembre 2014

Mabon: l'Equinozio d'Autunno nella tradizione celtica













Tradizionalmente, nella cultura celtica (come anche in quella germanica e in generale nelle religioni pagane), le festività coincidevano con determinati momenti dell'anno solare, legati al ciclo delle stagioni e dell'agricoltura. Le principali festività dell'anno celtico erano le seguenti:
  • Samhain/Notte dei morti viventi - Capodanno celtico- celebrato il 31 ottobre
  • Imbolc/Candelora - Festa del ritorno della Luce, celebrato tra l'1 e il 2 febbraio
  • Beltane/Calendimaggio - Festa della fertilità, celebrato attorno al 1º maggio
  • Lughnasadh - Festa del raccolto - Mezza Estate - 1º agosto
Le altre quattro festività coincidevano con i Solstizi e gli Equinozi
  • Yule celebrato attorno al 21-22 dicembre
  • Ostara celebrato attorno al 22-23 marzo
  • Litha o Lithia, celebrato attorno al 21-22 giugno
  • Mabon celebrato attorno al 22-23 settembre
sono calcolati in base al ciclo solare e coincidono con i due solstizi e i due equinozi


Nella mitologia celtica Mabon ("giovane uomo" o "figlio divino"), dio gallese della giovinezza, della vegetazione e dei raccolti, era figlio di Modron (ap Modron) e di Mellt. Era un dio della caccia, il cui culto era diffuso in tutta la Britannia settentrionale.

Vita secondo la tradizione

Secondo la leggenda, fu rapito alla madre tre giorni dopo la nascita. Visse poi ad Annwn finché venne salvato da Culhwch. A causa del suo soggiorno ad Annwn, Mabon rimase giovane per sempre.
Mabon in seguito assistette Culhwch nella sua ricerca di Olwen. Culhwch doveva sposare la sua sorellastra, ma rifiutò. Furiosa, la sua matrigna lo maledisse condannandolo a sposare nessun'altra eccetto che Olwen. Ysbaddaden, padre di Olwen, era un gigante malvagio che per una maledizione sarebbe morto se sua figlia si fosse sposata. Dopo molte prove Culhwch sconfigge Ysbaddaden e lo uccide.

Corrispondenze con altri dei

Secondo la studiosa di mitologia celtica M. J. Green, il mito di Mabon è associabile all'Apollo Maponus delle iscrizioni romano-britanniche, che lei definisce "Apollo celtico", il cui culto era praticato dai legionari romani di presidio al Vallo di Adriano. Alcuni lo ritengono accostabile a Demetra o a Persefone a causa delle forti analogie presenti in questi miti. Probabilmente il mito scaturì dal carattere mitologico assegnato nel tempo ad un antico condottiero. Probabilmente una figura equivalente è il dio irlandese Aengus.

Festività pagana

Nel paganesimoMabon è uno degli otto sabbat che si celebra nell'equinozio d'autunno (il 22 o 23 settembre nell'emisfero settentrionale, il 20 o 21 marzo in quello meridionale).
La festività è una festa di ringraziamento per i frutti della terra e sottolinea la necessità di dividerli con gli altri per assicurarsi la benedizione del Dio e della Dea durante i mesi invernali.

Tradizioni neopagane

Una pratica tradizionale nelle culture neopagane, è passeggiare attraverso luoghi selvatici, raccogliendo baccelli (o castagne) e piante secche, che poi vengono utilizzati per decorare la casa. I cibi tipici di Mabon consistono in frutti del tardo raccolto (uva, mele, melagrane, fichi, funghi, zucche, fagioli).

2 commenti:

  1. Sono interessantissimi questi post su culti e leggende legati ai cicli della natura!
    E soprattutto trovo davvero curioso il fatto che in diverse religioni si tendano a festeggiare gli stessi momenti dell'anno, il che mi fa pensare che in fondo qualche cosa di magico ci possa essere davvero alla base di questi riti! ^^
    E poi le illustrazioni che hai scelto per questo post sono eccezionali, davvero perfette per l'argomento che hai trattato! :D

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    1. Grazie!!! La tua osservazione coglie un aspetto molto importante e cioè che tutte le religioni hanno come elemento comune questa attenzione ai momenti di passaggio da una stagione all'altra in cui vedono una manifestazione di spiritualità che consiste principalmente in quello che viene chiamato, dagli addetti ai lavori, il "ciclo di morte e resurrezione". La natura "muore e risorge" ogni anno, e i momenti di passaggio sono scanditi non solo dalla terra, ma anche dal cielo, perché gli equinozi sono i giorni in cui la luce e la tenebra sono in perfetto equilibrio, mentre i solstizi rappresentano i momenti in cui la luce è all'apogeo o riprende a crescere. Se uniamo assieme tutti questi elementi vediamo una evoluzione della storia delle religioni da un momento mitico-magico in cui queste fasi sono legate a riti, a leggende e a creature sovrumane, a un momento spirituale successivo, tipico delle religioni monoteiste, in cui il ciclo di morte e resurrezione diventa il simbolo di ciò che si legge nelle sacre scritture. Per questo le festività cristiane si sono sovrapposte con grande facilità a quelle pagane e ne hanno conservato moltissime tradizioni, specie nei paesi che hanno avuto una forte presenza celtica!
      Ti ringrazio moltissimo per l'apprezzamento e per il commento! ;-)

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