giovedì 9 ottobre 2014

La Quarta Era. Capitolo 10. La principessa di Andunie



La principessa Silmarien, che fino a quel momento aveva ascoltato in silenzio, si alzò e prese la parola, tra lo stupore generale, dal momento che non si era mai interessata di questioni politiche:
<<Nostra madre ha parlato con saggezza. Nella sua lunga vita ha imparato a riconoscere i pericoli e le insidie. Fratello mio, ti prego di seguire i suoi consigli e di non chiedere alla Gente Piccola qualcosa che finirebbe per schiacciarli. Possiamo difendere il regno di Gondor e tutta la nostra terra anche senza sottrarre ai Mezzuomini e ai Nani i loro risparmi! Hanno già contribuito fin troppo alla salvezza di tutti. Ora tocca agli Uomini. Se questa è davvero la nostra era, allora l'onere della difesa spetta a noi>>
Eldarion sospirò:
<<Gli Uomini non capirebbero. Potevano tollerare che nostro padre, con tutta la sua gloria, chiudesse un occhio in favore dei suoi amici, ma non accetteranno che lo faccia io. I costi della difesa dell'ordine interno e delle frontiere sarebbero troppo grandi se non attingiamo alle ricchezze di chi per oltre un secolo ha goduto di un regime privilegiato. 
Mi dispiace, ma ormai ho deciso e non ho intenzione di tornare sui miei passi>>



Silmarien scosse il capo:
<<Se questa è la tua decisione, io ne prendo apertamente le distanze. Non rimarrò a Minas Tirith come connivente di una Famiglia Reale di cui non condivido le scelte>>
Arwen le si avvicinò:
<<Io andrò con lei>>
Eldarion scosse il capo, affranto:
<<Madre e sorella, voi mi spezzate il cuore. Mai avrei pensato che si sarebbe arrivati a questo punto...>>
Silmarien stava per cedere.
Arwen la fermò e puntò l'indice contro il figlio:
<<Sai qual è stato il più grande errore della mia vita? Averti detto sempre sì. Una madre dovrebbe saper dire anche di no. Io non ne ho mai avuto la forza, ma ora è diverso. Stavolta c'è in gioco qualcosa che è molto più importante di me e di te. La tua visione del futuro di questo regno, di questa terra e di questo mondo è all'opposto di quello in cui tuo padre ed io abbiamo sempre creduto. Non sarò tua complice, e non lo sarà nemmeno Silmarien>>
Il re sentì una fitta nel petto e per un attimo pensò che sarebbe potuto morire.
Forse una parte di lui morì davvero in quel momento.
Sospirò.
<<Se questa è la vostra volontà, io non posso oppormi. Però è mio dovere avvertirvi che i tempi si sono inaspriti e non sarà facile per voi sopravvivere fuori da queste mura>>
La regina vedova lo guardò con profonda tristezza, ma anche con determinazione:
<<Ce la caveremo. Ti chiedo solo un favore, non per me, ma per Silmarien. Una cosa che non ti sottrarrà nemmeno una moneta del tuo prezioso denaro. Concedile il titolo che fu dei tuoi antenati di Numenor, amici degli Elfi. Nominala Principessa di Andunie e consentile di trasmettere questo titolo a colui che la sposerà e ai figli che nasceranno>>



Eldarion capiva il significato simbolico di quella richiesta.
Gli Andunie furono gli unici a salvarsi dalla catastrofe di Numenor. 
Era dunque quello il destino di Gondor?
Un brivido gli percorse la schiena.
Quanto era grande il potere evocativo di certi luoghi, soprattutto quando non esistevano più.
La perduta Andunie! Ma in fondo, altro non è che un nome.
Annuì:
<<Darò ordine che l'investitura avvenga entro domani, dopodiché sarete libere di recarvi dove vorrete e con chi vorrete>>
Arwen lo fissò con severità:
<<Andremo a Lothlorien. Legolas e Gimli ci accompagneranno. Cerca di tenere le tue spie lontano da noi>>
La freddezza con cui quella frase era stata pronunciata acuì il senso di malessere interiore di Eldarion.
Alla fine ci separiamo come estranei. 
Era un fallimento per tutti.
Dove sono finiti tutti i valori che ci legavano? Dove sono i nostri ricordi? E' stato tutto solo un sogno?
Forse sì, eppure era stato un bel sogno, finché era durato.
<<Così sia. Ma non serbatemi rancore, perché io vi ho amato...>>
A stento trattenne le lacrime.
Il male si era insinuato tra loro scavando solchi di incomunicabilità che erano divenuti evidenti soltanto quando ormai c'era ben poco da fare per ricucire i legami.
Eldarion vide che suo figlio Vardamir lo osservata con l'aria di chi si aspetta qualche premio per la propria fedeltà.
<<Coloro che mi sono rimasti fedeli possono chiedermi a quale carica aspirano. E' consuetudine che il re da poco insediato manifesti in questo modo la gratitudine verso chi non lo abbandona>>
Vardamir non se lo fece ripetere due volte:
<<Principe della Corona e Capitano di Gondor>>
Eldarion annuì:
<<Accordato. E voi, sorelle maggiori?>> 
Ancalime accennò un sorriso complice:
<<Chiedo l'incarico di Sovrintendente di Gondor per me, e suggerirei, per Vanimelde e suo marito, il titolo di Principi reggenti di Dol Amroth>>
Vanimelde parve felice di quella proposta, non capendo che era un modo per allontanarla dalla capitale e portarla in prima linea nella difesa del fronte sud.
Un'abile mossa da parte di Ancalime. Di fatto ha ottenuto tutto ciò che voleva: allontanare i rivali e assumere la carica di primo ministro del regno.
C'era Pallando dietro a tutto questo disegno. Opporsi sarebbe stato inutile.
Eldarion sapeva da tempo che l'unico modo di ricomporre le liti, in politica, era distribuire titoli, onori e poteri in modo da soddisfare le ambizioni di tutti.
Provò disgusto per tutto ciò, eppure la sua voce espresse l'esatto contrario:
<<Domani voi tutti riceverete l'investitura. Spero che ognuno possa essere all'altezza della carica che gli è stata conferita, perché i tempi sono inclementi e non possiamo permetterci di sbagliare>>

2 commenti:

  1. Eccomi di ritorno! :) O meglio, finalmente ho di nuovo la wi-fi funzionante: è da venerdì scorso che sto senza wi-fi, tv e con la corrente che andava e veniva (fino a ieri) a causa di una serie di fulmini che sono caduti qui vicino ed hanno bruciato server, centraline ed antenne... Ci hanno messo quasi una settimana a rimettere tutto a posto ( e non ti dico come l'ho passata questa settimana... praticamente era come stare nel medioevo, figurati che la sera per passare il tempo giocavo a scacchi con mio padre o con mio fratello...)
    E mi sono persa anche un bel pò di capitoli del tuo nuovo romanzo ( anche se non ho resisitito e questo me lo sono già letto ;P) , ma credo che recupererò stasera stessa, intanto ho già dato un'occhiata agli altri post, sempre interessantisimi e ricchi di immagini stupende!
    Peccato la famiglia per cui Aragorn e Arwen hanno tanto lottato abbia finito con lo spaccarsi così, però...Sono curiosissima di leggere i prossimi capitoli! ;D

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    1. Ehi, ciao, bentornata!!! :-D Iniziavo a preoccuparmi! ;-) Per un attimo ho pensato che fossi fuggita in qualche isola tropicale per un'altra vacanza :-D
      Scherzi a parte, immaginavo che dovesse esserci stato un problema tecnico alla rete adsl. Una volta successe una cosa analoga anche dalle mie parti e pure io ebbi la stessa sensazione di essere precipitato nell'alto medioevo... mi chiedevo come avessi fatto a passare la prima parte della mia vita senza la connessione adsl... e non riuscivo a darmi risposta. Per qualsiasi dubbio, qualsiasi informazione ormai sono abituato a consultare internet immediatamente, per cui mi sembrava davvero di essere stato tagliato fuori dal mondo. Mi è toccato persino di mettermi a studiare sul serio! :-D
      Comunque, l'importante è essere tornati on line... ;-)
      Ti ringrazio moltissimo per essere passata qui e aver dato un'occhiata ai miei post (i migliori comunque li tenevo da parte per il tuo ritorno ^^) ... per quel che riguarda il romanzo, stavo proprio scrivendo in questo momento il prossimo capitolo, dal punto di vista di Arwen, che è intenzionata a lottare per ricostituire l'unità della sua famiglia e credo sarà interessante leggere ciò che ha in mente...
      Un carissimo saluto e a presto!!! :-)

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