sabato 28 marzo 2015

Il vero volto di re Riccardo III d'Inghilterra?



La ricostruzione è avvenuta sulla base dell'analisi dello scheletro e del dna del sovrano, l'ultimo degli York e dei Plantageneti. Ma c'è qualcosa che non torna. Confrontiamolo con il ritratto ufficiale.
Non si capisce come mai i pittori lo dipingessero più brutto di quel che era...

Ritratto di Riccardo III

Riccardo III d'Inghilterra (Fotheringay2 ottobre 1452 – Market Bosworth22 agosto 1485) fu re d'Inghilterra dal 1483 fino alla morte, ultimo della casa di York. Dodicesimo e penultimo figlio[1] del duca di York e futuro protettore del regno d'Inghilterra e pretendente al trono d'Inghilterra, Riccardo Plantageneto[2] e di Cecilia Neville.[3] Dopo la morte del fratello Edoardo IV, Riccardo governò per poco tempo come reggente in vece del nipote Edoardo V, con il titolo di Lord Protettore. Furono predisposti i preparativi per l'incoronazione di Edoardo che si sarebbe dovuta tenere il 22 giugno 1483, ma prima che il giovane re (alloggiato negli appartamenti reali della Torre di Londra insieme al fratello minore Riccardo di Shrewsbury, duca di York), potesse essere incoronato, il matrimonio del padre con sua madre Elisabetta Woodville fu dichiarato non valido (Edoardo IV aveva precontratto matrimonio con Eleanor Butler, figlia di Lord Talbot conte di Shrewsbury): i figli della loro unione furono quindi dichiarati illegittimi e ineleggibili per il trono. Il 25 giugno un'assemblea di lord e rappresentanti dei 3 stati avallò la richiesta che Riccardo assumesse la corona. Il giorno successivo il duca di Buckingham presentò ufficialmente la petizione e Riccardo III iniziò il suo regno e fu incoronato il 6 luglio 1483. I giovani principi non furono più visti in pubblico dopo l'agosto del 1483 e circolarono voci che i principi fossero stati uccisi su ordine di Riccardo, dando vita alla leggenda dei Principi della Torre
Ci furono due ribellioni contro Riccardo. La prima, nell'ottobre del 1483, fu guidata da precedenti alleati di Edoardo IV e anche dal precedente alleato di Riccardo, Enrico Stafford, 2º Duca di Buckingham, suo cugino di secondo grado. La rivolta fallì e Buckingham fu giustiziato il 2 novembre a Salisbury. Nell'agosto del 1485 scoppiò un'altra ribellione guidata daEnrico Tudor, conte di Richmond e da suo zio Jasper Tudor. Enrico Tudor sbarcò nel sud del Galles con un piccolo contingente di truppe francesi e successivamente marciò attraverso la sua regione natale, il Pembrokeshire, reclutando ulteriori forze. Le truppe di Enrico si scontrarono con quelle di Riccardo nella battaglia di Bosworth Field (anche conosciuta come Redmore o Dadlington Field), combattuta intorno ad Ambion Hill, vicino alla cittadina di Market Bosworth, a pochi chilometri da Leicester. Riccardo fu accerchiato e ucciso, divenendo così l'ultimo re inglese a morire in battaglia e l'unico ad essere stato ucciso sul suolo inglese dalla morte di Harold II alla battaglia di Hastings nel 1066. La battaglia segna tradizionalmente la fine della guerra delle Due Rose e l'ascesa al trono della dinastia Tudor con Enrico VII d'Inghilterra.
Il dramma storico di William Shakespeare, Riccardo III, ha contribuito a renderlo un personaggio negativo. Le caratteristiche fisiche attribuitegli da Shakespeare – il braccio avvizzito, l'andatura zoppicante, la gobba – che furono a lungo considerate invenzioni di Tommaso Moro, autore di una biografia del re che tanto influenzò il drammaturgo, sono state in gran parte definitivamente smentite in seguito al ritrovamento dello scheletro del re nel settembre 2012 in un parcheggio della città di Leicester dove ai tempi sorgeva il convento dei frati francescani, ultimo luogo di esposizione del cadavere e sepoltura del defunto sovrano[4][5]. Il 4 febbraio 2013, gli esperti dell'Università di Leicester, per voce del capo del team di ricerca Richard Buckley, hanno confermato che, anche alla luce dei test del DNA mitocondriale confrontato con quello di un discendente di linea collaterale femminile, il corpo riesumato nel mese di settembre 2012, al di là di ogni ragionevole dubbio, è quello di Riccardo III, ultimo re d'Inghilterra della dinastia dei Plantageneti[6][7].
Il 22 Marzo 2015 hanno avuto inizio i funerali e le celebrazioni solenni per l'inumazione dei resti di Riccardo nella Cattedrale di Leicester, che avranno termine cinque giorni dopo.





Il principe Carl Philip di Svezia sposerà una ex pornostar

La favola di Sofia, da pornostar a principessa: sposerà reale di Svezia

La favola di Sofia, da pornostar a principessa: sposerà reale di Svezia

Si sono conosciuti in discoteca quattro anni fa. 

Lui è il duca di Warmland, terzo in linea di successione al trono di Svezia, e lei una modella erotica e concorrente del reality "Paradise Hotel" del 2005. 

Sono Carl Philip e Sofia Hellqvist e il prossimo 13 giugno pronunceranno il fatidico sì nella cappella del palazzo Reale di Stoccolma. 

La cerimonia continuerà poi nel castello di Drottningholm. 

Occhi azzurri e capelli scuri, Sofia sta prendendo lezioni dalla stilista Camilla Astrand (Gand) e dall'imprenditrice svedese Barbro Ehnbom. In questa galleria alcune immagini della coppia.

Le lettere segrete di Carlo ai ministri: una “bomba” sul Regno Unito


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Ventisette lettere scritte di pugno da Carlo d'Inghilterra, Principe di Galles, erede di Elisabetta II, potrebbero far evaporare per sempre le sue aspirazioni al trono e costituire una “bomba” in vista delle prossime elezioni politiche in Gran Bretagna. 
Le missive, le cosiddette “Black spiders letters", le lettere dei ragni neri, finora top-secret, furono inviate dal principe di Galles a vari membri del governo britannico tra il 2004 e il 2005 quando era in carica il laburista Tony Blair. La Corte Suprema, dopo una battaglia giudiziaria di quasi dieci anni iniziata dal quotidiano “The Guardian” in nome della libertà di stampa, ha stabilito che il materiale dovrà «essere reso pubblico entro un mese». I documenti, stando a indiscrezioni, conterrebbero critiche ad alcuni esponenti dell'esecutivo e comprometterebbero i principi di imparzialità ed equidistanza richiesti alla monarchia britannica. E' chiaro che se dovesse emergere una chiara propensione anti-laburista da parte del futuro re d'Inghilterra la cosa potrebbe diventare un macigno per le aspirazione di Carlo e avere un peso non irrilevante nelle elezioni politiche che si terranno il prossimo 7 Maggio.

Le lettere, scritte a mano, ritenute dal principe di Galles un fatto assolutamente privato, furono inviate ai membri del governo per chiedere informazioni e per esprimere opinioni. La sentenza non è stata accolta con piacere da Clarence House, l'ufficio del principe Carlo, ma anche il premier David Cameron non avrebbe preso bene la decisione. L'erede al trono avrebbe espresso giudizi ed apprezzamenti non lusinghieri sull'operato del governo laburista. «Il principio della privacy non è stato mantenuto», è stato spiegato da Clarence House, chiarendo che la pubblicazione delle lettere, private in quanto scritte da lui a mano ma relative a temi di pubblico interesse, «potrebbe compromettere il suo stato di neutralità», quando (e, a questo punto, se) salirà al trono.

La sentenza è stata accolta con soddisfazione dal direttore uscente del Guardian, Alan Rusbridger, che da dieci anni chiede la pubblicazione delle lettere del principe Carlo sostenendone il «pubblico interesse». «Il governo - dice il giornalista - ha sprecato centinaia di migliaia di sterline per cercare di insabbiare tutto. Ora le lettere si possono pubblicare e la gente potrà farsi una idea sul fatto che Carlo sia neutrale o meno. Questo è un giorno buono per la trasparenza del governo, e dimostra quando sia essenziale avere un sistema giudiziario ed una stampa liberi». Il premier britannico David Cameron ha invece definito come «deludente» la sentenza della Corte suprema. «Ora considereremo come pubblicarle», ha aggiunto. Il governo ha infatti un mese per pubblicare i manoscritti. Per Cameron, la sentenza lede «il principio secondo cui i membri più importanti della famiglia reale siano in grado di esprimere i loro punti di vista al governo in modo confidenziale».

La regina Elisabetta perderà la corona di Barbados



Per la regina Elisabetta non sarà un problema insuperabile, però la notizia è comunque degna di nota.
La regina d’Inghilterra potrebbe perdere presto il titolo di regina di Barbados, l’isola conosciuta come "la piccola Inghilterra dei Caraibi". Il primo ministro dell’isola caraibica grande più o meno il doppio dell’Isola d’Elba e abitata da 280mila persone ed amministrativamente divisa in "parrocchie" sulla base della forte presenza religiosa coloniale anglicana, lavora alla trasformazione in Repubblica del Paese entro il prossimo anno, quando si celebrerà il cinquantesimo anniversario dell’indipendenza. Se, come appare quasi certo, il parlamento ratificherà la proposta del premier Freundel Stuart, Barbados sarà il diciassettesimo Paese del Commonwealh a non considerare più la regina di Inghilterra come il proprio capo di Stato, sostituendolo con un presidente della Repubblica. Gli ultimi a farlo sono stati le Isole Mauritius nel 1992 e le Isole Fiji nel 1987, mentre il primo a "staccarsi" fu il Pakistan nel 1956.
La regina Elisabetta oggi formalmente regna, oltre che sull’Inghilterra, anche su altri 16 Stati sovrani, tutti membri del Commonwealth: tra questi, è infatti considerata Capo dello Stato in Australia ed in Nuova Zelanda.
Barbados venne colonizzata dagli inglesi nel 1605 e divenne indipendente nel 1966, mantenendo per la regina d’Inghilterra un ruolo cerimoniale. "Rispettiamo tantissimo la Regina - spiega Stuart - ed accettiamo che lei ed i suoi successori siano a capo del nostro Commonwealth; ma per noi è necessario passare da un sistema monarchico ad uno repubblicano, andando avanti nel processo di costruzione di una Nazione".
Pare che Elisabetta non sia per nulla contenta, perché Barbados è l’isola caraibica preferita dalla famiglia reale britannica per le sue vacanze. Vacanze che, ovviamente, potranno continuare. Ma non sarà più la stessa cosa...

Gunnera manicata forest



Gunnera Manicata Forest at Trebah Garden, Nr Falmouth, Cornwall, UK.

Gunnera manicata, or giant rhubarb, a native to South America from Colombia to Brazil, is a species of flowering plant in the Gunneraceae family. Despite the common name, this plant is not closely related to the rhubarb. However, according to the San Francisco Botanical Gardens 'Collection' page it is edible when young. Peel the leaf stems, slice and enjoy raw in salads.

This plant is also commonly found on the Isle of Arran in Scotland, where it is picked and used as umbrellas by locals traditionally on the night after the highland games.