sabato 12 marzo 2016

La "rotta balcanica" dei migranti prima e dopo la chiusura delle frontiere nell'Europa dell'Est

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La "rotta balcanica" era il percorso compiuto dai migranti mediorientali che dalla Turchia passavano in Grecia e poi attraversavano la Macedonia, la Serbia, l'Ungheria e l'Austria per arrivare in Germania.
Nell'estate del 2015 questo percorso ha raggiunto livelli così imponenti da spingere molte nazioni a chiudere i confini e a costruire muri di cemento e filo spinato per bloccare l'immigrazione di massa.
Bisogna premettere che già la Bulgaria aveva costruito un muro ai confini della Tracia, cioè della regione europea della Turchia, convogliando così i flussi verso la Grecia, il cui governo di sinistra, presideduto da Tsipras, portava e porta tutt'ora avanti politiche di accoglienza senza limiti, così come il governo italiano presieduto da Matteo Renzi.
Il primo paese della rotta balcanica a bloccare le frontiere e a costruire un muro è stata l'Ungheria del presidente Orban, che ha così impedito il passaggio dalla Serbia all'Ungheria, in modo tale che i flussi migratori si spostassero lungo la Croazia e la Slovenia, per passare poi in Austria e in Germania.
Poco dopo, però, tutti i paesi slavi dell'Unione Europea hanno deciso di chiudere le frontiere: repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia, la quale ultima ha incominciato a costruire un muro ai confini con la Croazia.
Successivamente anche la Croazia ha chiuso le frontiere, seguita, nel marzo 2016, dall'Austria e infine dalla Macedonia.
A quel punto i migranti si sono trovati bloccati a Idomeni, in Grecia, o meglio al confine tra Grecia e Macedonia.
Nel frattempo il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha convocato un vertice straordinario senza arrivare a una decisione e rimandando il tutto alla settimana successiva.
La Turchia chiede svariati miliardi di euro per stabilizzare i migranti nel proprio territorio.



Nel frattempo il presidente della regione Puglia, Emiliano, del Partito Democratico, ha proposto che l'Italia mandi dei traghetti in Albania per trasportare i migranti della rotta balcanica in Italia.
A questo punto, se la situazione non si sblocca, la rotta balcanica finirà per diventare un passaggio dall'Albania all'Italia tramite la Puglia, raddoppiando così il flusso migratorio, già imponente, che proviene dalla Libia tramite Lampedusa e la Sicilia.


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