sabato 16 luglio 2016

Il Trono del Toro. Capitolo 14. Pasifae vince un'altra battaglia in Consiglio



Il Consiglio del Regno era riunito da quasi un’ora, ma nessuna decisione era stata ancora presa.
Le ragioni del contendere erano molte: le finanze pubbliche erano peggiorate, c’erano stati molti mesi di siccità, i costi delle flotte erano notevoli, le colonie ed i porti commerciali si stavano ribellando al controllo dell’esercito cretese ed erano necessarie nuove guerre o nuove alleanze per far fronte alla situazione.
«Io dico che se mio figlio Althamenes ha fatto il sacrificio di andare a governare una colonia come Rodi, così dovrebbe fare anche il giovane Glauco, visto che tanto la reggenza di sua madre si sta protraendo ben oltre i termini concordati al momento della successione» dichiarò Indis, seduta a un capo del lungo tavolo del Consiglio.

All’altro capo del tavolo, Pasifae taceva, ostentando indifferenza, con i suoi occhi di ghiaccio fissi verso un punto indefinito, come se progettassero chissà quale vendetta contro chi le si schierava contro così apertamente.

Il principe Deucalione prese la parola:
«Io sono disposto a condurre una campagna diplomatica in territorio acheo. Sono amico di Teseo, ho partecipato ai funerali del Sommo Re Pelope e potrei essere accolto a Micene, da re Atreo, con tutti gli onori. Ma devo offrire qualcosa in cambio, perché…»

«Offrire? Che discorsi sono questi? Noi siamo l’Impero! Noi non offriamo, noi esigiamo!» scattò Indis.

Pasifae sorrise ironicamente all’altro capo del tavolo.
Il principe Ashtor intervenne:
«Nobile Indis, i tempi sono cambiati, ci sono stati molti terremoti e maremoti, in passato, ed il nostro potere contrattuale non è più quello di un tempo»
«E allora si usi il potere militare!» esclamò Indis.

Di nuovo Pasifae le fece un sorriso di scherno.

L’ammiraglio della flotta militare dichiarò:
«Il fatto è, mia sovrana Indis, che il grosso della flotta militare e dell’esercito è già impegnato a tenere a bada le attuali colonie e province. Mentre noi abbiamo bisogno di nuovi introiti…»
«Già» gli fece eco l’ammiraglio della flotta mercantile «dobbiamo aprirci nuovi mercati, questo è il punto! Il re Eeta della Colchide, per esempio…»

«Ne ho abbastanza dei parenti di Pasifae! Qui siamo a Creta, non tra i selvaggi della Còlchide! Perché dobbiamo aprirci ai barbari europei? La vera ricchezza è nel Sud, tra la Fenicia e l’Egitto!»
«Concordo!» disse il Primo Consigliere Horemab.
«In Egitto?» chiese ironicamente il Consigliere Taron «Forse nello stesso Egitto dove il Faraone ci sta preparando una guerra? O a Babilonia, dove le tasse sul commercio sono sempre più elevate? Illuminateci, Consigliere Horemab!»
«Ci sono infiniti regni…»
«Per esempio?»
«Mah, con il regno di Hattusa, per esempio, abbiamo…»

«Gli Hittiti non aspettano altro che il nostro tracollo!» esclamò re Glauco « e questo proprio per la vostra politica filo-egiziana: gli Hittiti e gli Egizi si scontreranno presto, per spartirsi la Fenicia e la terra di Canaan, e noi non possiamo essere alleati di entrambi! Dobbiamo fare delle scelte! »

«Bravo! » lo schernì Indis «hai imparato bene la lezioncina di tua madre!»

«Almeno io partecipo e intervengo, al contrario del mio illustre fratello Catreus! Se lui si degnasse qualche volta di onorarci della sua presenza in Consiglio, non toccherebbe a me ora dover fare la sintesi della mozione da mettere ai voti»

«Io sostituisco mio marito! Ho la sua delega, con tanto di sigillo reale!» sbottò Indis

«Un inutile spreco di papiro e ceralacca» intervenne finalmente Pasifae «Mi dispiace dovertelo ricordare, Indis, ma non hai alcun diritto di reggenza e la tua pretesa di sostituire il tuo pigro consorte non ha fondamento giuridico. 
Qui l’unica Reggente ufficialmente nominata sono io.»


Cersei Lannister | Game of Thrones 5.03 “High Sparrow”:

«Tu, maledetta vipera!» esclamò Indis furiosa puntando l’indice verso la rivale «hai rubato a mio marito i suoi diritti ereditari!Hai imposto i tuoi lacchè in tutti i centri di potere, ed io li vedo qui seduti, insieme, i complici dei tuoi delitti

Pasifae mantenne un leggero sorriso, ma modulò la voce in un tono tagliente:
«Mia cara Indis, non è certo offendendo i membri di questo Consiglio che li renderai meglio disposti nei confronti della tua causa. 
In ogni caso, è bene che tu tenga a mente che, in assenza di Catreus, mio figlio lo sostituisce in qualità di sovrano. E’ Glauco il re, in questo momento!»

«E’ un usurpatore!» gridò Indis
Al che Glauco con disprezzo:
« Tuo marito è ancora peggio: è un depravato! Preferisce spassarsela con il suo nuovo favorito egiziano, lasciando a me tutto l’onere per le sorti del regno!»

«Basta con queste squallide liti di famiglia! Il Consiglio è riunito per votare su importanti questioni» intervenne il Primo Consigliere Horemab.
« Ebbene» rispose subito Glauco « io propongo la seguente mozione. Mio fratello Deucalione si recherà prima ad Atene da nostra sorella Arianna e poi a Micene da re Atreo. Suo figlio Idomeneo sarà affidato alla mia tutela. L’altra nostra sorella Fedra seguirà Deucalione, per conoscere i principi achei. Mia zia Circe è nominata governatrice della colonia italica, con un seguito di 1000 uomini armati. Ashtor è nominato ambasciatore presso nostro zio, re Eeta della Colchide, al fine di stabilire nuovi contatti commerciali e alleanze politiche. Io stesso partirò a breve per un viaggio nell’Ellade a fini diplomatici e commerciali, potendo confidare sempre nella saggia Reggenza della mia cara madre» e sorrise a Pasifae, poi si rivolse ad Indis con severità «A te, cara cognata, viene richiesto un contributo, che potrebbe diventare un onore. Una delle tue tre figlie dovrà andare in sposa al re Atreo di Micene: è una sua esplicita richiesta che non possiamo rifiutare»

«Non possiamo? » Indis era furente: «Ma stiamo scherzando? Per secoli gli Achei sono stati ritenuti dei selvaggi, dei soggetti peggiori degli schiavi, ed ora dovremmo fargli sposare le nostre principesse? Vi state prendendo gioco di me?»

«No, qui si fa sul serio» rispose Glauco «Gli Achei ora sono forti tanto quanto noi, se non di più! Metto ai voti le mie proposte, subito! Alzi la mano chi è favorevole!»
Ottenne un’ampia maggioranza.
Pasifae sorrise di nuovo, guardando Indis negli occhi con la soddisfazione di chi ha vinto una battaglia decisiva.


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