giovedì 22 dicembre 2016

L'Ars Goetia

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La goezia (goezìa[1]; dal latino gŏētīa) è una pratica magica che riguarda l'invocazione e l'evocazione di demoni. L'origine è antichissima, ed era già largamente diffusa nell'antichità.
Il termine deriva dal greco γοητεια (goēteia) con il significato di incantesimo da γοης che significa "mago", probabilmente in relazione con γοητες ("gemente"), di derivazione onomatopeica, dalla voce lamentevole con cui si ripetono le formule magiche.
Nell'antichità la si contrapponeva alla teurgia, la "scienza divina", di cui era la controparte "nera". Con l'affermazione del Cristianesimo le differenze tra le due scienze si ridussero, anche se i padri della Chiesa mostravano di distinguerle bene (cfr. Agostino, De civ. Dei 18.8)

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La pratica non scomparve. Se ne trova menzione nel grimorio seicentesco "Piccola Chiave di Salomone", o "Lemegeton Clavicula Salomonis". Ed è da qui che largamente deriva la ars goetia del moderno esoterismo.
La goetia è spiegata in particolare nella prima delle cinque sezioni del suddetto grimorio, la quale contiene descrizioni dei 72 demoni che si dice furono evocati da Salomone e da lui confinati in un vaso di bronzo sigillato con simboli magici obbligandoli a servirlo. Il grimorio fornisce dettagliate istruzioni pratiche su come costruire un vaso simile e su come invocare in modo sicuro tali entità, le quali possono essere amichevoli, indifferenti o maligne.
Un'edizione rivista in lingua inglese dell'Ars goetia fu pubblicata nel 1904 a cura del mago Aleister Crowley e costituisce una componente chiave del suo popolare sistema magico, divenendo così uno dei più conosciuti tra tutti i grimori.

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