sabato 1 aprile 2017

La Dottrina Segreta

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La dottrina segreta (The Secret Doctrine, the synthesis of Science, Religion and Philosophy, 1888) è il testo principale della Teosofia, scritto da Helena Petrovna Blavastky (in russo Еле́на Петро́вна ГанEkaterinoslav12 agosto 1831 – Londra8 maggio 1891), filosofa e teosofa russo-statunitense, più nota con il nome anglicizzato di Helena BlavatskyMadame Blavatsky o, ancora, con le iniziali del suo acronimoHPB. Fondatrice della Società Teosofica, è autrice di testi esoterici quali Iside svelata e, come già detto, La dottrina segreta.

La Dottrina Segreta” (Sintesi di Scienza, Religione e Filosofia), le cui due prime edizioni in inglese furono pubblicate nel 1888 a Londra in due grossi tomi denominati rispettivamente “Cosmogenesi” ed “Antropogenesi” è l’opera fondamentale di Helena Petrovna Blavatsky ed anche quella che ha segnato una sorta di “pietra angolare” di tutta la letteratura teosofica. 
L’ampiezza della visione e delle prospettive, l’acuta proiezione di una sintesi che è filosofica e scientifica ad un tempo e la profondità di contenuti che emergono come espressione dell’eterna saggezza, fanno sì che “La Dottrina Segreta” sia ad un tempo una fonte di conoscenza ed una possibilità di intuizioni. Ed il lettore coglie tutto ciò con facilità, pur stretto fra la complessità di alcuni passaggi e l’ampiezza, anche quantitativa, dell’opera. 
La Società Teosofica Italiana, grazie alla traduzione di base di Elena Ossipoff, alla collaborazione di Enzo Forcellini ed al prezioso lavoro di revisione, annotazione ed ottimizzazione dell’allora Segretario Generale Edoardo Bratina, coadiuvato da Mada, ha dato alle stampe, nel 2002, la terza edizione in 8 volumi. 

Potrà anche essere di ausilio al lettore consultare il Glossario de “La Dottrina Segreta”, curato da Michele Zappalà, collegandosi al portale internet della Società Teosofica Italiana all’indirizzo www.teosofica.org.

Elena Petrovna von Hahn nacque a Ekaterinoslav (città ucraina dell'impero russo oggi nota Dnipropetrovs'k), figlia primogenita di Pëtr Alekseevič von Hahn, generale russo di ascendenze prussiane, e di Elena Andreevna Fadeeva. Il nonno era cultore di poteri occulti. Per sottrarsi alla tutela della famiglia, Elena a soli diciassette anni sposò un generale, che aveva allora 48 anni. Il matrimonio ebbe rapidamente termine, senza essere consumato, anche se non venne formalmente sciolto, cosicché Elena continuò a portare il cognome del marito, con cui è nota ancor oggi.
Nel 1851 conobbe a Londra un iniziato anglo-indiano, tal Rajput (in sanscrito figlio del re) Mahatma (Maestro) M. (Morya), che le fece intraprendere la strada della teosofia. Fece alcuni viaggi che riprese nel 1865 dopo una breve pausa nella sua nazione natale. Nella sua breve parentesi italiana ebbe modo di conoscere Garibaldi, col quale partecipò alle battaglie di Monterotondo e di Mentana[1]. Nella battaglia di Mentana venne trafitta da due pallottole al torace. Creduta morta, venne gettata in una fossa comune. Venne salvata da alcuni non ben identificati maestri.[2] Indi continuò a girovagare per il mondo.
Nel 1875 a New York fondò la Società Teosofica con Henry Steel OlcottWilliam Quan Judge ed altri associati. Così Madame Blavatsky scrisse dei libri sulla religione che fecero conoscere al mondo le sue conoscenze nella materia, ma anche sul mondo esoterico, conosciuto tramite i libri del nonno durante l'adolescenza. Nel 1880, durante un suo viaggio a Ceylon, Madame Blavatsky e Henry Steel Olcott divennero ufficialmente buddhisti[3].
Nel corso del suo soggiorno americano Elena si sposò una seconda volta (senza che il primo matrimonio fosse stato annullato), in un periodo difficile in cui aveva bisogno di sostegno. Anche questo matrimonio, tuttavia, non fu consumato, e si concluse rapidamente. Per il resto della sua vita, accanto a lei troviamo altre donne, anche aristocratiche, che univano il ruolo di compagna a quello di mecenate. Dopo una breve parentesi in India, dove nell'ottobre del 1884 riferì del maestro Hilarion (scrivendo il suo nome Hillarion), asserendo essere questi recentemente scomparso, nell'agosto del 1890 fondò l'"Inner Circle" di 12 discipline.
Si stabilì infine a Londra, ma sofferente di problemi cardiaci e reumatismi, una banale influenza la portò alla morte nell'8 maggio del 1891. Il suo corpo venne cremato. Il New York Times in tempi recenti scrisse di lei: «Helena Petrovna Blavatsky ... ha avuto un cattivo servizio da parte della stampa fin dal suo primo apparire come organizzatrice della Società teosofica... Una delle grandi donne libere della sua epoca – non poté che attirare il disprezzo e critiche infuocate su ogni sua azione o parola, specialmente quando pretese di poter sfidare impunemente le più salde ortodossie dell'epoca. Ancora oggi, gente che non ha mai letto un rigo dei suoi scritti, continua ad avere l'adamantina convinzione che essa fosse una visionaria o una maniaca...»[4]
Citata più volte come massone, ricevette nel 1877 da John Yarker un Certificato di appartenenza al Rito di Adozione[5].

Opere


Helena Blavatsky in età avanzata
Tra i suoi libri vi sono:
  • Iside svelata (Isis Unveiled, a master key to the mysteries of ancient and modern science and theology, 1877)
edito in italiano da Armenia e da Edizioni Teosofiche.
edito in italiano da L'Età dell'Acquario.
edito in italiano da L'Età dell'Acquario.
edito in italiano, sia nella "edizione di studio" (senza le discussioni con la scienza di quel tempo), e sia in edizione integrale in otto volumi, entrambe da Edizioni Teosofiche Italiane.
si tratta della versione tradotta in italiano dell'omonimo manoscritto redatto dalla Blavatsky e citato ne La dottrina segreta.
edito in italiano da Edizioni Teosofiche Italiane e da BIS Edizioni.
edito in italiano da Edizioni Teosofiche Italiane e da Astrolabio.
raccolta di articoli pubblicati in origine sulle riviste Lucifer e Theosophist, edito in italiano da Astrolabio (1981).
  • Nightmare Tales (1892)
  • Personal Memoirs of H. P. Blavatsky. Autobiographic notes compiled by Mary K. Neff (1937)
I suoi numerosi articoli sono stati raccolti nell'opera Collected Writings of H. P. Blavatsky, serie di 15 volumi (compreso l'indice).

Note

  1. ^ Piero Fenili, Rendiamo giustizia ad Helena Blavatsky, in Politica Romana, 2/1995.
  2. ^ Cenno da "Elena, la guerriera garibaldina", in Domenico Perri, L'Eretino n° 5 del maggio 2008, pag. 70-71.
  3. ^ "It should also be recalled thet in May 1880 on a visit to Ceylon, she and Olcott took the Five Vows of Buddhism, known as pansil, wich represents a formal adoption of that religion.", Helena Blavatsky, ed. Nicholas Goodrick-Clarke, North Alantic Books, Berkeley (CA), 2004, p. 128-129.
  4. ^ dal New York Times dell'11/2/1981, citato nella prefazione del libro Raja Yoga o Occultismo, di H.P. Blavatsky, Astrolabio, 1981.
  5. ^ Helena Petrovna Blavatsky, sul Sito ufficiale della Grand Lodge of British Columbia and Yukon

Bibliografia

  • Helena Blavatsky, ed. Nicholas Goodrick-Clarke, North Alantic Books, Berkeley (CA), 2004.
  • Sylvia Cranston, Helena Blavatsky, Armenia edizioni, 1994.
  • Alfred Percy Sinnett, La vita straordinaria di Helena Petrovna Blavatsky, Astrolabio edizioni, 1980
  • Alfred Percy Sinnett, Il mondo occulto.
  • Halladhah Hanahit e Om Oskraham (pseudonimi di Andrea Di Terlizzi e Walter Ferrero), Gerarchia Occulta, Edizioni ADEA, 1992
  • Paola Giovetti, Helena Petrovna Blavatsky e la Società Teosofica, Edizioni Mediterranee, 1991

Voci correlate]




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